Non sarò breve, ma non c’è alternativa, le cose da dire sono tante…
In occasione del Ponte del 1°maggio, ci siamo recati alcuni giorni a Riva del Garda; la nostra intenzione era quella di soggiornare all’albergo Lido Blu a Torbole, dove ci eravamo trovati molto bene in occasione dell’ultimo soggiorno in zona.
(Per comodità di scrittura da qui in poi identificherò gli alberghi a 3 e 4 stelle come 3* e 4*)
Purtroppo non c’era disponibilità nel periodo che ci interessava, ragion per cui abbiamo optato per l’unico albergo che aveva posto ovvero il Grand Hotel Riva, un 4* del quale in effetti avevo letto alcune critiche negative, tuttavia ho toccato con mano la scarsa attendibilità di molte delle recensioni che girano in rete, tanto più se scritte in totale anonimato, per cui mi sono preso i miei rischi.
Chi mi conosce bene sa che cerco innanzitutto un buon rapporto qualità/prezzo e che in genere soggiorno in alberghi a 3*, tuttavia capita di incontrare alberghi a 4* che offrono prezzi migliori di altri meno titolati sulla carta, così come è successo per l’appunto con il Lido Blu a suo tempo e con l’Hotel Posta a Livigno.
Detto questo, avendo avuto delle ottime esperienze con 4* degni di questo nome, va da sè che quando prenoto in un albergo di categoria superiore mi aspetto un trattamento superiore.
Vero anche che ho toccato con mano come le stelle siano distribuite in modo spesso incomprensibile e senza una certa logica che definisca in modo chiaro cosa può e deve offrire al cliente un albergo di categoria superiore all’altra, infatti come spiega Altroconsumo in un articolo in merito: La classificazione in base al numero di stelle purtroppo non è uniforme: caratteristiche della struttura e dei servizi disponibili possono essere molto differenti da regione a regione.
Confermo che i 3* in Liguria, ad esempio, comprendono strutture di ogni tipo, mentre in altre regioni si riesce ad avere un trattamento più omogeneo.
Arriviamo ora al Grand Hotel Riva che come potete vedere si presenta bene….
L’atrio e la reception, dal nostro punto di vista, fanno perdere subito dei punti, con un arredamento che non c’entra nulla con l’insieme, ma come detto è una nostra opinione, per cui soggettiva.
Le scale ed i corridoi sono scarsamente illuminati ed alcune delle luci sono spente, presumibilmente con le lampadine bruciate, visto che le zone buie sono distribuite in modo casuale. Purtroppo la scarsa illuminazione non impedisce di notare la totale mancaza di zoccolini alle pareti, con un effetto a dir poco trasandato.
Una volta entrati in camera abbiamo appurato che la mancanza dello zoccolino restituiva un aspetto peggiore.
Nell’immagine che segue, pregasi notare il buco …. 😦 situazione che si presenta anche in altre zone della camera…
L’arredamento è dozzinale, anche per un 3*; i comodini non hanno cassetti, l’armadio in realtà è fatto da due nicchie, senza porte, poste di fronte al bagno e con due soli cassetti. E’ presente poi un divano di aspetto a dir poco scadente ed un tavolino senza nessuna presa di corrente nelle vicinanze il che mi ha reso impossibile usare il portatile se non con la batteria. L’illuminazione nella stanza era data da una lampada a muro, di scarsa potenza, e con la copertura bucata.
Uno dei tendoni pesanti, da usare di notte per oscurare la stanza, era privo del bastoncino che serviva per facilitare le operazioni di apertura/chiusura, ma il top erano le lenzuola. Bucate.
Il frigobar conteneva solo due bottiglie da 0,5 di acqua, senza peraltro un listino prezzi. Non erano presenti documentazioni turistiche, le istruzioni per contattare il centralino e/o numeri utili, che fosse per chiamare un taxi oppure un medico.
Arriviamo ora al bagno, che aveva una porta scorrevole in vetro con un buco del diametro di circa 7-8 cm. da usare, inserendo le dita, per farla scorrere, se non fosse che tale soluzione restituiva una privacy zero e qualsiasi rumore proveniente dal bagno, invadeva la stanza.
Anche in bagno nessuna presa per utilizzare un rasoio, ad esempio, se non una posta ad un’altezza tale che neppure io che sono alto 1,85, riuscivo a raggiungerla se non in punta di piedi ed allungando il braccio. In pratica era inutilizzabile.
Nella foto che segue, si capisce che l’illuminazione, proveniente da una lampada al neon 😦 posta sopra lo specchio era sufficiente… se non fosse che…
… se non fosse che al rientro in camera dopo il primo giorno ci siamo resi conto che la lampada era scomparsa ed erano rimasti penzolanti i due cavi…
…va da sè che a questo punto l’illuminazione era insufficiente per farsi la barba o, per Ro-K, per truccarsi…
Arriviamo infine al box doccia che era posto nell’anticamera, ovvero fra la camera da letto e la zona armadio, con una bella porta in cristallo trasparente e senza nessuna mensola che permettesse di appoggiare la spugna oppure il sapone.
Va da sè che la porta trasparente rendeva impossibile godere di un minimo di privacy, cosa che potrebbe anche passare in secondo piano in una coppia affiatata (ma è seccante in ogni caso), ma provate a pensare ad una mamma con figlio (o padre con figlia) oppure ad una coppia alla prima uscita e che quindi non ha ancora un alto grado di intimità.
In chiusura non posso non accennare alla qualità della cucina, mediocre ed a tratti scadente, come è accaduto con la panna cotta, dura e gessosa, pessima; per la colazione del mattino era presente una macchina per farsi il caffè oppure il cappuccio (quindi con polveri istantanee) ed un assortimento di torte, cornetti ed ovviamente pane, salumi e formaggi.
Un insieme ben diverso dalle colazioni dell’Hotel Posta, dell’Hotel Doria di Lerici e dell’Hotel Italia a Cortona ed a quelle consumate all’agriturismo Tilia. La maggior parte dei dolci proposti a cena, era di natura industriale, carichi di zuccheri.
In chiusura segnalo il problema causato dalla mancanza di un parcheggio privato oppure di una convenzione con uno dei parcheggi presenti a Riva d/G., così come accade per alcuni alberghi; in questo caso l’Hotel offre, a 5 €/giorno, un tagliando da esporre e che permette il parcheggio nelle strisce blu nelle zone limitrofe. Ottimo, se non fosse che trovare un posto libero è quasi impossibile.
Va da sè che abbiamo analizzato la scarsa qualità e la trascuratezza generale della struttura, cercando di trovarne le ragioni; secondo me, senza che questo giustifichi il tutto, potrebbe essere che avendo una clientela straniera al 90%, ad alta rotazione e con un flusso continuo di pulmann con clienti tedeschi, non sono interessati a fidelizzare la clientela normale, per cui chi se ne frega del cliente scontento, tanto l’albergo lo riempiono ugualmente.
Resta il fatto che dubito fortemente che una struttura così possa fregiarsi di 4*; così come vediamo ristoranti che perdono stelle o forchette nel tempo, dovrebbero essere previste delle verifiche da parte della Regione.
A suo tempo avevo segnalato alla Regione Liguria un albergo scadente ed avevo ricevuto un rimborso per la differenza di prezzo tra quanto offerto (sulla carta) e quanto ricevuto e mi era stato comunicato che a seguito della mia mail avevano fatto un’ispezione che aveva portato ad una sanzione ed alla chiusura temporanea della struttura in modo che si adeguassero alle normative.
Protestare serve, quindi, ma resto dell’idea che sarebbe il caso di verificare prima.
Ovviamente segnalerò il tutto alla Regione Trentino; non vado a caccia di rimborsi, ovvio, diciamo che mi attivo per il Bene Comune…
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7 maggio 2012 – Neanche a farlo apposta mi hanno richiesto a rispondere ad un questionario online circa la qualità del soggiorno nella loro struttura. Sarebbe facile parlare di autolesionismo, ma in realtà trovo la cosa preoccupante in qunto è veramente strano che non siano a conoscenza della scarsa qualità della struttura ovvero se non se ne rendono conto facendo un giro per i corridoi e per le camere…
Dopo aver letto la descrizione e visto le foto vien proprio da dire che la definizione “Grand Hotel” è proprio molto generosa e finanche presuntuosa.
Magari da alcuni antichi alberghi ci si può aspettare piacevoli atmosfere “polverose”, un po’ antiquate e dall’aria incantevolmente decadente, ma pur sempre dignitosi, curati e decorosi…
… Questo non mi sembra proprio il caso: a cominciare dal tradire le attese con arredamenti di stile diverso da quel che ci si aspetterebbe vedendolo dall’esterno.