un articolo di Roberto La Pira che leggo su Il Fatto Alimentare
Dove butto la scatola di biscotti? Nel sacco nero o nel bidone della carta?

Questa domanda ricorre sempre più spesso nelle case degli italiani visto che i prodotti alimentari utilizzano materiali per imballaggio sempre più sofisticati e complessi.
La carta ha lasciato spazio a confezioni multistrato e spesso si fatica a riconoscerla. In questa stuazione il veccho simbolo sulle etichette dell’omino che invita a non abbandonare i rifiuti è abbastanza superato.
Per rispondere agli interrogativi dei consumatori diverse aziende cominciano a riportare sulle etichette indicazioni precise e dettagliate per evitare il più possibile errori nella raccolta differenziata.
Le fette biscottate Barilla Armonie cereali sono un buon esempio. Anche se a prima vista non sembra la confezione è composta da tre strati differenti (vedi foto). L’incarto esterno multicolore che ricopre il prodotto va nel sacco della plastica.

Il cartoncino ondulato a diretto contatto con le fette biscottate, realizzato con cellulosa bianca va nel bidone della carta.Il terzo strato è poco riconoscibile, perchè si tratta dall’incarto bianco che avvolge il cartoncino ondulato, va nel sacco nero ovvero nella raccolta indifferenziata.
Il mondo del packaging è sempre più complicato, perchè è attraverso i nuovi materiali si riesce a prolungare la durata le prodotto e si mantiene meglio la freschezza. Tutto ciò aiuta il consumatore ma complica la raccolta differenziata che va fatta in modo corretto. Per questo motivo le indicazioni sullo smaltimento pur essendo facoltative diventano necessarie.
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