Tutto il mondo (dei politici) è paese, vien da dire, leggendo questo articolo di Lettera43:
Sarkozy può anche permettersi di riposare. A spese dello Stato. Sì, perché in tempo di austerity e tagli selvaggi, la Francia saluta l’ex presidente, ma non lo dimentica.
Sarkozy, che aveva già aumento la sua fortuna del 30% nel quinquiennio all’Eliseo, passando da 2,1 milioni di euro ai 2,7 milioni di patrimonio anche grazie all’aumento di stipendio arrivato a oltre 18 mila euro mensili, potrà godere di un indennizzo da 6 mila euro al mese. Più appartamenti e viaggi gratis.
La decisione dell’aumento di stipendio di Sarkozy risale addirittura al 2007. Appena eletto, il neopresidente aveva incrementato l’assegno mensile del 170%, passando dai 7 mila euro intascati dal suo predecessore Jacques Chirac a 18.700 euro. La decisione, in realtà, non fu apprezzata da tutti.
Tra i privilegi dell’ex presidente della Repubblica c’è anche la possibilità di sedersi nel Consiglio costituzionale, aggiungendo così al portafoglio altri 11.500 euro. Fino a suoi ultimi giorni.
E se prima di ritirarsi a vita privata a godere dei vantaggi offerti dall’Eliseo, Sarkò volesse concedersi una vacanza, non c’è problema. Sarà la Francia a pagare il soggiorno. L’ex presidente può infatti viaggiare gratis grazie a due carte Vip, una dell’Air France e l’altra delle Sncf, le ferrovie dello Stato francesi. E all’estero, per legge, sarà ospite di ambasciatori o consoli.