L’inutile tassa di 3 cent sulle lattine

Articolo aggiornato dopo la pubblicazione

Leggo su Il Salvagente che è allo studio del ministero della Salute una tassa di 3 cent per ogni lattina di cola, aranciata o qualunque altra bibita gassata, per promuovere un più corretto stile di vita alimentare, e contemporaneamente, 😉 per portare nelle casse dello Stato altri 250 milioni di euro all’anno, “finalizzati a iniziative di rafforzamento di campagne di prevenzione e di promozione di corretti stili di vita e ad alcuni interventi mirati in campo sanitario”.

Il Ministro afferma poi che il mini prelievo non dovrebbe causare problemi alle tasche delle famiglie e alle aziende del settore, ma manda un segnale all’opinione pubblica che oggi sottovaluta il problema dei “trash food” e dell’obesità infantile.

Un prelievo di soli 3 centesimi, ha aggiunto il ministro, non crea problemi ai consumatori né ai produttori e manda un segnale all’opinione pubblica di attenzione per un problema preso sottogamba dalle famiglie, visto che metà dei nostri ragazzi consuma troppe bevande gasate e zuccherate.

°°°

Appunto, mi vien da dire, se il prelievo è tale da non essere un peso per le tasche dei consumatori, va da sè che ci abitueremo, semplicemente, a pagare di più la lattina, senza per questo modificare le abitudini alimentari errate, tipo quella di bere la Coca Cola a pasto.

Ed allora a che serve? A riempire le casse, vien da dire; c’è inoltre da considerare che i cent vanno e vengono, ma un aumento di 3 cent non è gestibile, per cui saremo fortunati se l’aumento reale sarà solo di 5 o 10 cent…

Capiamoci, sebbene non sia un consumatore di CocaCola & C., non mi auguro certo che aumentino in maniera esagerata, ma resta il fatto che si maschera una tassa aggiuntiva con la scusa dell’educazione alimentare; scusa che non regge, come conferma quanto leggo su Il Fatto Alimentare, dove Oliver Mytton, esperto di sanità pubblica dell’Università di Oxford, dichiara che in base ai suoi studi la tassa sul cibo spazzatura e sugli alimenti ricchi di grassi, zuccheri per essere efficace deve provocare un incremento del prezzo di almeno il 20%.

Articoli correlati:  Coca Cola a tavola? No grazie – Coca Cola censurata dal Giurì 

La Coca cola a pasto? Un insulto nutrizionale  –Coca Cola e spaghetti

°°°

Tempi duri per i consumatori dell’Europa del Nord. Dopo le micidiali quanto inutili imposte sulle bevande alcoliche in Svezia, è giunta l’ora di tassare vari alimenti, in Danimarca come in Ungheria. Leggi qui i dettagli.