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Aliveris pasta per diabetici! Non è proprio così….

Articolo aggiornato dopo la pubblicazione (vedi in calce)

un articolo di Maria Paola Cicerone che leggo su Il Fatto Alimentare

La pasta di semola Aliveris arricchita con germe di soia, prodotta dal pastificio Bianconi di Giano dell’Umbria (PG), è stata presentata più di una volta  da qualche giornalista distratto come «pasta per diabetici». 

Il 31 ottobre 2011 Luciano Onder in Medicina 33 apre un servizio dedicato a questo prodotto definendolo «appropriato per l’alimentazione dei diabetici» e rimandando al sito aziendale per ulteriori informazioni.

In Occhio alla spesa del 9 gennaio 2012 il conduttore Alessandro Di Pietro dedica gran parte della puntata alla «pasta per diabetici». L’esperto intervistato, già apparso a Medicina 33, è il gastroenterologo Carlo Clerici dell’ospedale di Perugia.

Alla richiesta di spiegare se questa pasta curi o prevenga il diabete, Clerici risponde «entrambe le cose». Un altro intervistato, Luca Piretta dell’Università di Roma, parla degli effetti positivi della soia nell’alimentazione e interrogato nel merito ricorda che un diabetico deve consumare quotidianamente pasta, arricchita o meno con soia, specificando che non si può comunque parlare di una pasta come «cura» per il diabete.

L’argomento è poi ripreso in una puntata successiva, il 4 aprile, dove Carlo Clerici è  accompagnato dal ricercatore americano Kenneth Setchel: entrambi firmano gli articoli scientifici pubblicati da riviste internazionali e disponibili sul sito aziendale.

Proviamo ad analizzarli. Il primo, apparso nel 2007 sul Journal of Nutrition, mostra come la pasta arricchita con germe di soia abbia effetti positivi sull’ipercolesterolemia e su altri fattori di rischio cardiovascolare.

L’altro, pubblicato nel 2011 su Diabetes Care mostra che la pasta riduce il rischio cardiovascolare in pazienti affetti da diabete di tipo 2 e migliora la digestione.

È importante sottolineare – anche se i conduttori televisivi non hanno sentito l’esigenza di farlo – che questi studi devono essere valutati con cautela, perché riguardano un piccolo numero di soggetti (60 nel primo e una ventina nel secondo) ma soprattutto perché, come  indicato chiaramente sulle riviste, i principali autori hanno interessi economici nel prodotto.

Carlo Clerici è proprietario di brevetti relativi alla pasta con germe di soia, mentre Kenneth Setchel ha relazioni finanziarie con la ditta Aliveris.

Resta da chiedersi se, dal punto di vista dei consumatori, la pasta Aliveris possa essere considerata un valido ausilio nella dieta di chi deve tenere sotto controllo la glicemia.

Per quanto interessante, non è un alimento speciale per diabetici, cioè notificato come tale al ministero della Salute. E nemmeno sostiene di esserlo: le informazioni sulla confezione parlano infatti di «pasta di semola di grano duro con germe di soia», specificando che il prodotto è «a basso indice glicemico», senza però precisarlo (il laboratorio di analisi dell’Università di Perugia indica che l’indice glicemico della Aliveris è inferiore dell’8% rispetto a una normale pasta di semola di grano duro).

Ma sul sito che la vende on line, si legge che la pasta  «è stata definita  da due servizi della RAI come pasta per diabetici”».

Non è corretto far passare il messaggio che Aliveris sia l’unica pasta consigliata ai diabetici.

Le linee guida della società italiana di diabetologia dicono che i diabetici possono mangiare la pasta tout court (il sito della società propone anche tante ricette), anche se  suggerisce di preferire quella integrale o ricca di fibra.

E la pasta Aliveris non lo è, come si può vedere dalla tabella nutrizionale. 

Per altro, anche chi volesse beneficiare dei vantaggi della soia – confermati da molti studi – ha a disposizione tanti altri prodotti a base di questo legume, dal tofu ai vermicelli di pura soia, ricchi di proteine.

La pasta Aliveris resta un prodotto interessante, ma – finché non arriveranno nuove conferme scientifiche – non certo un toccasana.

E con una patologia seria come il diabete non è  il caso di scherzare.

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18 giugno 2012 – Clicca QUI per leggere la replica dell’Amministratore dell’azienda e le conseguenti precisazioni dell’autrice.

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Questa voce è stata pubblicata il 14 giugno 2012 da in Alimentazione, Cucina & Ristoranti, Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico con tag , , , , .