Solo pochi giorni fa ho pubblicato il punto di vista dell’Unc su questa promozione dell’Eni e che ha scatenato un terremoto, sia fra addetti ai lavori e concorrenti, sia appunto fra le associazioni a tutela dei consumatori che hanno da ridire sul come e quando.
Interessante anche l’opinione di Maurizio Caprino in merito: … l’Eni rischia di vendere sottocosto. Lo fa perché il suo azionista è il Governo, che deve mettere una pezza alle conseguenze del caro-carburanti sull’economia, innescato dai continui aumenti delle accise…
tuttavia oggi all’Esso ho visto esposto questo cartello che rilancia ….
Oggi poi ho letto questo pezzo di Caprino che la dice lunga… 😉
E venne il giorno del mega-sconto sui carburanti: da due ore è iniziata la campagna “Riparti con Eni”, che sostanzialmente nei weekend riporta i prezzi quasi a quelli di un anno fa, 1,5-1,6 euro al litro. Cioè senza gli effetti di metà degli aumenti delle accise inanellati dai due ultimi governi negli ultimi 15 mesi.
Ci si aspettava ressa agli impianti Eni. E in effetti così sembra che sia: SicurAUTO ha fatto un reportage dal Sud, dove nemmeno il caldo ha fatto diminuire le code. La proverbiale incapacità degli italiani a destreggiarsi col self service (unica modalità per fruire del megasconto) sta contribuendo a peggiorare la situazione.
Come giustamente hanno notato i colleghi, con queste attese e la necessità di tenere acceso il motore per far funzionare il condizionatore (cosa peraltro vietata), si rischia di vanificare parte del risparmio. E s’inquina.
°°°
18 giugno – Caprino ha scritto un altro post in merito, che puoi leggere qui.