in sintesi un articolo di Agnese Codignola che leggo su Il Fatto Alimentare
Le ispezioni veterinarie nei capannoni e nei macelli di polli, non sono adeguate e non assicurano un controllo sufficiente sulle possibili contaminazioni da Campylobacter, Salmonelle e altri batteri.
È questa la conclusione del nuovo rapporto pubblicato dall’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma) sugli allevamenti e i macelli di polli. La relazione evidenzia molte lacune di un’organizzazione che secondo gli esperti deve essere urgentemente ripensata.
Anche se non ci sono rischi immediati per l’uomo, molti dei campioni di carne di pollo esaminati contengono elevate quantità di residui di farmaci e sostanze nocive oltre al fatto che anche sul fronte del benessere e della salute degli animali, c’è parecchia strada da fare.
Gli esperti dell’Efsa dovevano indagare su diverse questioni, oltre a quantificare eventuali rischi per la salute umana.
Alla fine il sistema dei controlli sugli allevamenti e i macelli di polli in Europa esce a pezzi.
Il rapporto dell’Efsa prende in esame anche il benessere animale, e sottolinea come le analisi delle carni dopo la macellazione siano uno strumento efficace per verificare la salute e le condizioni esistenti negli allevamenti. Infatti si consiglia di sostituire queste indagini post mortem con altri sistemi in grado di valutare le eventuali malattie e lo stato di salute degli animali durante la vita.
Il documento considera pure la presenza di agenti contaminanti e segnala la presenza in molti campioni di residui di sostanze come: diossine, policloro-bifenili, antibiotici come il cloramfenicolo, nitrofurani e i nitroimidazoli, anche se dice che non esistono rischi immediati per l’uomo.
Infine, l’Efsa raccomanda di uniformare i dati epidemiologici di allevamenti, animali e macelli per quanto riguarda il rischio biologico. L’impiego di indicatori omogenei risulterebbe di grandissimo aiuto e consentirebbe la classificazione delle fattorie, delle greggi e dei macelli e la pianificazione di sistemi di contenimento del rischio molto più efficaci rispetto a quelli attuali.