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Un libro: Diario diversamente affabile

L’articolo con l’intervista a Fiamma Satta lo avrei letto ugualmente, tuttavia la mia attenzione è stata attirata da subito da una frase che, dal mio punto di vista,  grondava inciviltà, certo, ma anche cattiveria e quest’ultima, a differenza dall’inciviltà, non può essere frutto solo dell’ignoranza.

Gli imbecilli che parcheggiano nei posti destinati ai disabili, non mi stupiscono, ma fortunatamente (per me) continuano ad indignarmi; l’incapacità degli amministatori comunali è resa evidente dalle barriere architettoniche presenti ovunque; ma è tremendo scoprire che c’è gente che mette un biglietto sul parabrezza di un disabile, con scritto: Sei un paralitico di merda. Crepa sulla tua sedia a rotelle.

Tempo fa sull’auto parcheggiata abusivamente su un’area disabili, un biglietto recitava: Vuoi il mio posto auto? Prenditi anche il mio handicap.

Io resto dell’idea che una multa di qualche decina di € non serva a nulla contro questi incivili, anzi, per assurdo li incattivisce ancor di più, come se fosse il disabile il responsabile della multa e non il comportamento del diversamente pensabile (neologismo che uso per definire un idiota incivile).

Obblighiamoli invece a vivere su una sedia a rotelle per una settimana…

°°°

Fiamma Satta, con intelligente umorismo, ci parla della sua malattia, la sclerosi multipla, come di una compagna di vita, un poco tirannica e intollerante, con cui però bisogna venire a patti. Una malattia che non impedisce di vivere, di lavorare, di muoversi, poiché il corpo malato lascia il cervello e il cuore intatti. Ma che fatica muoversi! Anche trenta metri diventano uno strazio.

Eppure Fiamma non rinuncia. Non vuole diventare una prigioniera a vita e, con quella sua bella testa sempre all’erta, organizza uscite per andare a teatro, al cinema, a cena con gli amici, Anche se deve continuamente scontrarsi con l’incuria, la prepotenza di coloro che non lasciano mai libero il posto per i disabili che pure il Comune ha predisposto.

E qui si scopre che il nostro Paese è pieno di gente incivile che non capisce, non vuole capire, chi ha difficoltà a camminare. (Dacia Maraini)

2 commenti su “Un libro: Diario diversamente affabile

  1. gardeniacaterina
    20 ottobre 2012
    Avatar di gardeniacaterina

    Ho provato anch’io quanto gli automobilisti siano indifferenti se non infastiditi nei confronti di chi ha necessità di trovare libera la rampa per scendere dal marciapiede. Spingevo la carrozzina dove la mia cara mamma era costretta e fare una passaggegiata, anzichè un momento distensivo diventava una pena, una pena che comunque vorrei rivivere ora che lei non c’è più

  2. Bosch
    17 luglio 2012
    Avatar di Bosch

    Fortunatamente l’handicap lascia libera la mente, e questi nostri sfortunati amici sono veramente GRANDI……

I commenti sono chiusi.

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Questa voce è stata pubblicata il 16 luglio 2012 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , , .