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Tabacco Pueblo: senza additivi, ma…

in sintesi un articolo che leggo su Il Salvagente

Senza additivi ma con una presenza eccessiva di pesticidi. Quindici per l’esattezza. Tanti sono quelli che il settimanale il Salvagente ha rilevato in una scatola di Pueblo – un tabacco trinciato per sigarette tra i più venduti in Italia – analizzato nelle settimane scorse.

La lista di sostanze indesiderate rilevata, pubblicata nel numero del giornale in edicola e nel nostro negozio on line – al di là delle concentrazioni, lascia stupiti specie perché il Pueblo, prodotto dalla tedesca Pöschl Tabak, è un trinciato presentato come molto naturale e scelto da tanti consumatori proprio perché è “Senza additivi”, come recitano le etichette, ottenuto solo da “100% foglie di tabacchi Virginia”.

In un prodotto del genere tutto ti aspetti meno che la presenza contemporanea di 9 insetticidi, 3 fungicidi, 2 nematocidi e un diserbante. Senza considerare poi che, fatta eccezione per il Cymoxanil, la legislazione italiana vieta l’impiego nella coltivazione del tabacco delle altre sostanze rilevate.

“Tutte le tracce rilevate nelle vostre analisi derivano da sostanze legali e accreditate le cui concentrazioni sono ben al di sotto dei limiti previsti dalla legge”, assicura al Salvagente Steffen König, responsabile del controllo di qualità della Pöschl Tabak.

Resta da capire come in un prodotto così naturale, siano finiti 15 pesticidi contemporaneamente, anche in considerazione del fatto che, avendo testato successivamente un secondo campione dello stesso Pueblo ma di un lotto diverso, il Salvagente non ha riscontrato lo stesso tenore di residui.

E allora cosa è successo al primo campione? La sua miscela, il blend di tabacchi selezionati, da dove proveniva? E l’azienda, dopo la segnalazione che il settimanale le ha inviato, quali controlli ha attivato?

Il Salvagente ha girato il risultato delle analisi al produttore, la Pöschl Tabak, a cui ha anche rivolto alcune domande.

“Il campione in questione è stato prodotto il 4 marzo 2011 e secondo i nostri rapporti interni – risponde Steffen König – ha lasciato i nostri stabilimenti nelle condizioni regolari e in linea con i nostri standard”.

Quanto al risultato delle analisi dalla Pöschl Tabak si tende a rassicurare: “I risultati di tutte le analisi condotte negli ultimi anni hanno mostrato che tutte le foglie di tabacco riportavano zero tracce di pesticidi o ben al di sotto dei limiti legali. Questo in accordo con i risultati riscontrati dal Salvagente sul primo campione. In aggiunta il secondo campione non mostrava alcuna traccia. Per questo non si può parlare di alcuna forma di contaminazione”.

“Il tabacco utilizzato per tutti i nostri blend – prosegue il dottor König – proviene da tutte le parti del mondo e le migliori provenienze includono i tabacchi coltivati dagli Indiani d’America. In generale le foglie di tabacco vengono trattate con sostanze agrochimiche consentite e sempre nei limiti previsti dalla legge”.

L’azienda dunque nega che ci sia stato alcun problema, ma al Salvagente i conti non tornano. A cominciare dal fatto che in Italia quelle sostanze riscontrate non sono ammesse nella coltivazione del tabacco.

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Questa voce è stata pubblicata il 1 agosto 2012 da in Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico, Salute & Benessere con tag , , , , , , .