un articolo di Roberto La Pira che leggo su Il Fatto Alimentare
Risale a due anni fa la decisione del ministro Giulio Tremonti di cancellare i fondi destinati all’Agenzia per la sicurezza alimentare che doveva sorgere a Foggia. Come capitava spesso con il governo precedente, la notizia viene occultata per diversi mesi.
Da allora l’argomento è stato accantonato, anche per non contrapporsi ai ministeri della Salute e dell’Agricoltura contrari all’Agenzia, che in parte sottrarrebbe loro la funzione di valutazione scientifica e di comunicazione del rischio come avviene in altri Paesi europei (*).
Nelle ultime settimane il tema dell’agenzia è stato ripreso e non si esclude di portare avanti il progetto affidando all’Istituto superiore di sanità il coordinamento.
Molto dipende però dalla persona che tra poche settimane sarà nominata a ricoprire il ruolo di presidente dell’ISS. Se il progetto andrà avanti sarà importante capire i compiti e le deleghe affidate all’Agenzia, ma forse stiamo anticipando troppo i tempi. Vi terremo aggiornati.
(*) Per capire cos’è e come si muove un’agenzia, basta vedere le proposte nell’ultimo mese pubblicate sui siti internet delle agenzie francese e inglese.
I francesi presentano dossier e pareri su decine di temi di attualità e sulla nutrizione.
Gli inglesi propongono un elenco dettagliato e aggiornato sui cibi ritirati dal mercato con le foto e i numeri di lotto, pareri e dossier su tutti i temi in discussione e molto altro ancora.
Siamo contenti che qualcuno abbia cambiato idea e stia ponendo il tema dell’agenzia all’ordine del giorno.