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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Bambini e basta (Perché non dobbiamo dimenticare che i grandi siamo noi)

Questo libro parla di bambini: di bambini “adultizzati”, che decidono al posto dei grandi e sono costretti a prendere posizione, schierarsi, “farsi carico”. E di adulti “infantilizzati“, sempre più insicuri e fragili, che non sono capaci di governare le loro vicende personali (e i loro umori) e scaricano responsabilità e compiti sui figli.

E poi di bambini partner, bambini capolavori, bambini trofeo, bambini tiranni; bilingui, trilingui, schermidori, danzatori, calciatori, teatranti, cantanti, già vittime dell‘”ansia da prestazione”.

Ma i “bambini e basta”, che fine hanno fatto?

Sembra che ai giorni nostri stia quasi venendo meno la libertà e il diritto a essere piccoli: a non dover fare troppo, decidere troppo, pensare troppo. Attingendo a storie di genitori in crisi ascoltate nel suo studio di psicoterapeuta e mediatrice familiare, ma anche a vicende di amici e conoscenti e, non ultima, alla sua personale storia di madre, Irene Bernardini mostra come sia nell’interesse generale che si ristabiliscano responsabilità e ruolo degli adulti per alleggerire il carico sempre più pesante che grava sulle spalle dei piccoli.

E ci offre la possibilità di soffermarci un attimo a pensare a loro, ai nostri figli, e finalmente di vederli davvero per quello che sono: bambini, bisognosi di essere tenuti, sostenuti, contenuti. Di essere accompagnati con fermezza dai grandi là dove non sanno andare perché, appunto, sono piccoli e a non sono in grado di “accompagnarsi” da soli verso il proprio bene.

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Questa voce è stata pubblicata il 9 ottobre 2012 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , .