L’epilogo della vicenda che ho letto oggi ha dell’incredibile e non, purtroppo, per l’atteggiamento criminale dell’automobilista, cosa questa alla quale siamo abituati (ma non assuefatti, sia chiaro!), ma per quella convinzione di assurda impunità del giovane broker.
La vicenda in due parole:
Alle 18.30 del 15 ottobre una jeep Wrangler viene fermata perché circolava lungo la corsia di sosta dei mezzi pubblici. Il guidatore però insulta il vigile e non ha nessuna intenzione di accostare. A questo punto l’agente, per evitare che il conducente della jeep scappi, allunga un braccio nel finestrino aperto della macchina, per cercare di estrarre le chiavi dal cruscotto. Ma chi è alla guida non demorde e accelera bruscamente, trascinando l’agente, appeso alla portiera, per una ventina di metri. E, per fargli perdere la presa, il giovane sterza repentinamente verso destra, proiettando il vigile sull’asfalto, a pochi centimetri dalla ruota posteriore sinistra del fuoristrada.
Ma quello che mi ha colpito e che ha originato il titolo è questo: età compresa tra i 20 ed i 30 anni, professione broker, come aveva urlato al vigile nel tentativo di farlo recedere…
Recedere? Quindi secondo te i broker possono circolare dove e come vogliono?
Tanto più se sono incensurati e di buona famiglia come si legge. La tua famiglia forse sarà buona, ma tu sei sicuramente la mela marcia, ragion per cui questo post sarà catalogato nella sezione Gli incivili.