Sicuramente non sono tempestivo nel raccontare questa vicenda, ma il tempo disponibile è quello che è, soprattutto se è necessario fare qualche ricerca integrativa prima di affrontare l’argomento.
Ricordo mesi fa quando con Francesco si scherzava su una tanichetta in plastica da 5 litri di vino, supereconomico, vista in un supermercato. Anche per il vino resto fedele alla mia filosofia del giusto prezzo, ragion per cui così come non è vero che il prezzo più caro attesti automaticamente la qualità, è altresi vero che la qualità ha un costo e 5 litri di vino (in tanica di plastica) a meno di 3 € non mi ispirano… 😉
Recentemente ho citato il sommellier Luca Gardini in merito ai prezzi del vino: …i vini…ce ne sono di buonissimi tra gli 8 ed i 12 €…con scelte ottime anche nella grande distribuzione…è sacrosanto che una massaia compri al supermercato la bottiglia comprata da un esperto…
d ecco che qualche settimana fa mi è capitato di vedere un servizio al TG che mostrava la preparazione del vino fai da te con il kit venduto da una ditta svedese che con una spesa di 30-40 euro permette la produzione di 30 bottiglie di vino da bustine preparati. Ovviamente, per non negarsi nulla, il vino come spiega Coldiretti, è venduto con un nome che ha una sua storia, niente di meno che il Chianti.
Uno dei tanti prodotti taroccati che di italiano hanno solo il nome, spesso pure storpiato, ma che in cambio ci causa un danno economico di qualche miliardo.
Mi verrebbe da dire che ci causa anche un danno d’immagine, tuttavia è anche vero che, come afferma Coldiretti: Il “wine kit è qualcosa che va oltre ogni immaginazione e che sfida persino l’intelligenza dell’acquirente.
Bisogna essere ben più che ingenui per pensare di acquistare un vino italiano di qualità in bustine Fai da te. Comunque sia, giusto per capire di che si parla, ecco cosa leggo su Coldiretti:
La fabbrica svedese Vinlad produce e distribuisce in tutta Europa, e senza nessuna limitazione, oltre 140 mila wine-kit all’anno con i marchi Cantina e Docd da cui si ottengono oltre 4 milioni di bottiglie di vino. Il “wine kit è qualcosa che va oltre ogni immaginazione e che sfida persino l’intelligenza dell’acquirente. A cominciare dalla spesa. Basta infatti tra i 30 e i 40 euro per un kit da 30bottiglie e in cinque giorni si producono in casa i vini più pregiati.
Completano il quadro istruzioni dettagliate con curiosi consigli per il perfetto “vigneron” fai da te: dal “conservare il vino in luogo fresco e buio” a “Il vino rosso va aperto alcune ore prima di servirlo a temperatura ambiente, mentre il vino bianco può essere refrigerato in frigorifero”.
Fino alla più emblematica: “Un bel bicchiere di vetro valorizza al meglio le caratteristiche del vino, per cui è opportuno impiegare tale bicchiere per il produttore padrone di casa e bicchieri in plastica per gli altri commensali, in modo da non correre il rischio che gli ospiti siano troppo entusiasti del vino e ne chiedano ancora”.
Io ho visto il servizio si una rete rai, tuttavia l’articolo di Coldiretti fa riferimento al servizio trasmesso da Striscia la notizia e che puoi vedere cliccando QUI.
Leggi anche questo articolo di Dario Dongo su Il Fatto Alimentare
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