“Bevo Champagne solo in due occasioni, quando sono innamorata e quando non lo sono.” (Coco Chanel)
Molti pensano che quello delle bollicine sia un mondo inaccessibile a tratti misterioso, le cui bottiglie sono dedicate solo alle feste e agli anniversari, comprese quelle da aprire col ‘botto’ a Capodanno.
Altri pensano che per bere un buon spumante sia necessario spendere un capitale e frequentare ambienti sofisticati, o che sia possibile degustare le bollicine solo al momento del dessert.
In realtà, come ci insegna l’esperta sommelier Chiara Giovoni in questo libro, il mondo degli spumanti è molto più variegato di quanto ci si aspetta. Non esistono al mondo solo gli estremi di Champagne e Prosecco, e la Francia non è l’unico territorio vocato alla produzione di spumante.
E, soprattutto, esistono spumanti adatti ai diversi palati e ai piatti più insoliti, oltre che alla portata di tutte le tasche. Un viaggio attraverso storie di produttori e territori, riccamente illustrato, con utili segreti per servire e degustare bottiglie speciali; Bollicineterapia è soprattutto un invito ad apprezzare la vita come se fosse un calice di spumante: puro piacere e consapevole ma divertita leggerezza.
( Nota di Paoblog: Giusto per non interpretare in maniera errata il senso del discorso, cito un motto che uso spesso ovvero: Vivere con leggerezza, che non è vivere con superficialità. In ogni caso io bevo Prosecco di Valdobbiadene 😉 )
Condivido il tuo pensiero o meglio il tuo motto.
Però bevi anche bollicine Rose’ di Serafini e Vidotto, se non ti viene rovesciato addosso… 😉
Penso che questo libro lo comprerò, sembra interessante.
anche per me il Valdobbiadene e’ uno dei migliori