in sintesi un articolo di SicurAuto
Non ha il peso di una sentenza della Suprema Corte, ma questa decisione del Tribunale di Reggio Emilia, la sentenza n. 737 del 20.1.2011, se avesse seguito, potrebbe influire sui comportamenti non solo di chi guida ma anche di chi viene trasportato.
La tesi del Giudice di Reggio Emilia è la seguente: chi sale in macchina con un conducente palesemente ubriaco si accolla una parte del rischio di incidenti.
Al di là del ragionamento giuridico e delle conseguenze amare per un soggetto debole (il trasportato), che si accolla parte del danno a beneficio di un soggetto forte (la compagnia di assicurazione del conducente), si deve riconoscere che la decisione in esame è coerente con il complessivo giro di vite sulla guida in stato di ebbrezza, che dopo aver visto il legislatore colpire duramente i trasgressori, ora comincia a vedere anche i giudici colpire chi si è reso complice silenzioso di fatti che ormai l’opinione pubblica non vuole più accettare. Alcol e motori devono restare separati.
– interessante pronuncia, che applica ad un caso “nuovo” il noto principio del concorso di colpa del danneggiato art. 1127 cc (la norma esiste dal 1942);
– colpa per non aver evitato di salire nella macchina guidata da persona ubriaca, accettando il rischio di subire lesioni personali nel prevedibile sinistro