Sono serviti più di cinque anni per scavare, costruire e collaudare le prime sette fermate M5 sull’asse di viale Zara-Fulvio Testi; i treni inizieranno a viaggiare su cinque chilometri di binari all’inizio di febbraio (la data non è stata fissata), con un anno e mezzo di ritardo sulle tabelle iniziali; ma in tutto questo tempo non è stato pensato né tantomeno finanziato un parcheggio d’interscambio per i pendolari; il traffico convergerà sul terminal e dovrà disperdersi sulle strade.
Era già successo con il prolungamento della linea «gialla» alla Comasina, nel marzo 2011, e l’errore è stato ripetuto adesso con la «lilla»: l’autosilo di corrispondenza sarà il grande assente alla cerimonia inaugurale.
Lo scenario peggiore: un’invasione di auto lungo il tracciato M5.
Le contromisure? Per arginare l’assedio dei pendolari, e «mediare le esigenze dei residenti con il traffico operativo», Palazzo Marino cancella le strisce gialle e si prepara ad «attivare» i posteggi a pagamento sulle strisce blu (80 centesimi l’ora per gli «ospiti», sosta gratuita per gli abitanti)
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non sopporto l’amministrazione del comune di Brescia che mette in funzione la metro e nello stesso tempo fa di ogni perchè tu parcheggi nei posti a pagamento