Non ci è voluto molto tempo prima che i sospetti si trasformassero in realtà: a poche settimane dall’entrata in vigore dell‘obbligo di etichettatura delle gomme per renderne confrontabili le prestazioni, sono già state trovate etichette false.
E non nel colabrodo-Italia, ma in Germania, Paese che sulla severità e capillarità dei controlli tecnici gode di una buona fama non sempre meritata.
Un brutto campanello d’allarme anche per noi italiani.Il caso venuto alla luce in Germania riguarda gomme cinesi e questo era abbastanza prevedibile: generalmente, sono pneumatici che escono peggio dal confronto con gli altri.
Il fabbricante in questo caso si è difeso dicendo che quegli esemplari non andavano neppure etichettati, essendo fondi di magazzino fabbricati in una data alla quale l’obbligo di etichettatura non si estende.
Sarà anche così, ma nessuno ha ancora spiegato che bisogno c’era di mettere un’etichetta che si è anche dimostrata non conforme al modello europeo.
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