Le battute, anche scorrette, le facciamo tutti; è anche vero che spesso le facciamo (io per primo) per ignoranza nel senso letterale del termine ovvero non conoscendo le cose, tendiamo a sottovalutare problemi e condizioni altrui.
A questo proposito, restando sulle persone nane, per me è stata illuminante la puntata del Testimone vista su Mtv tempo fa.
Detto questo, leggo la notizia: a Bersani «scappa» la battuta involontaria sull’ex ministro Brunetta. Con una «sapiente» pausa comica il segretario dei democratici sul palcoscenico del Teatro Obihall di Firenze scatena l’ilarità della platea.
A prescindere che basta vedere il video per capire che la battuta non è affatto “involontaria”, vista la pausa ad effetto con la quale ha cercato la risata, trovo vergognoso il tirarsi poi indietro (sorridendo) dicendo: “io non ho detto nulla”…
Poi leggo il punto di vista del Blog “Invisibili”: ma non si può fare a meno di indicare in maniera dispregiativa caratteristiche fisiche per criticare o fare politica? Che cosa c’entra usare “nano” come fosse un insulto per ridicolizzare una persona? In Italia le persone con acondroplasia o altre forme di nanismo si stima siano 2500, una ogni 25 mila nati. Essere bassi non è una malattia, solo una condizione.
Quello che dovrebbe far riflettere, secondo me, è la facile ilarità della platea che in teoria dovrebbe essere composta da persone che fanno della tutela del più debole una loro prerogativa…
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Io non ne faccio però un discorso politico; in questo episodio si cita Bersani, ma il concetto va bene per tutti quanti … non è che un Capo di Governo che definisce abbronzato Obama ci faccia figura migliore…
In sintesi vedo molti che pretendono di insegnare cosa sia il rispetto dell’altro, ad esempio, salvo poi scivolare clamorosamente in episodi assolutamente deprecabili.
Bravissimo. Condivido. Del resto i “comunisti” con in testa il loro capo…comico Bersani quando mai hanno rispettato l’essere umano? E si definiscono Partito Democratico. Neanche sanno dove abita la democrazia.
C’è da ricordare Stalin, l’Ungheria, o cosa per capirlo? E’ veramente un comportamento da stigmatizzare. Del resto basta vedere chi è l’elettore dei “comunisti”. Gente che è invidfosa di chi ha fatto il mazzo per migliorre la sua vita. Che vorrebbe raggiungere l’agiatezza senza fare un ca….. Che va avanti con raccomandazioni anche se è semianalfabeta, impreparata e incompetetente. Del resto 28 milioni di italiani hanno la terza media, 19 % sono i laurati con l’Università che ci troviamo. Lauree che valgono si e no un diploma di maturità. Cosa possiamo pretendere in queste condizioni? Dove secondo voi pesca il PD? .
Senz’altro chi è di sinistra penserà che sono di destra. Ebbene si. Dopo essere stato di ultrasinistra e dopo pochi anni di vita a Bologna (dove sono costretto ancora oggi a viverci) mi sono reso conto di chi è il comunista. Un “poveraccio” sotto molti punti di vista che fa parte o è simpatizzante di un partito che mette il pizzo su qualsiasi cosa si muovi nella pubblica amministrazione dove hanno il potere. Il caso MPS insegna ma la maggior parte delle persone non conosce queste cose. Bersani pertanto non mi meraviglia più di tanto. E’ uno di loro, anzi il loro capo..comico.
Max