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Facciamo luce in casa: Diretta o diffusa?

lampadinein sintesi un articolo che leggo su E-R Consumatori

Ci sono alcuni criteri per definire quante lampade servono, dove collocarle, quante prese e interruttori vanno previsti. Si parte dal considerare che la luce diffusa è fondamentale, in quanto l’illuminazione deve essere gradevole e sufficientemente dosata negli ambienti. Va evitato l’abbagliamento, sia diretto sia indiretto, come pure quello riflesso, che si crea sulle superfici estese lucide (pareti, tavoli, scrivanie).

Per ovviare a questi inconvenienti servono sistemi illuminanti di tipo generale nei vari ambienti (piantane, faretti) provvisti di schermature che lasciano filtrare la luce in modo morbido e indiretto.

Per la luce diretta è consigliabile posizionare l’apparecchio fuori dal campo visivo, montandolo rivolto verso la parete o il soffitto. Stessa attenzione per la lampada sul tavolo da pranzo, o per quella sopra la scrivania che va  a un’altezza inferiore a quella degli occhi.

La luce migliore per rilassarsi e riposare è diffusa e leggera, come quella di un abat-jour o di una lampada da tavolo con “cappello” di tessuto o altro materiale semi-trasparente.

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Questa voce è stata pubblicata il 11 febbraio 2013 da in Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico con tag , , , , .