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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Fisica quantistica della vita quotidiana. 101 microromanzi

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Centouno racconti brevi o brevissimi che giocano con i generi letterari – dal giallo al romanzo d’amore, dalla denuncia sociale alla fantascienza – ma soprattutto con il lettore. E che sposano appassionatamente la causa della parola contro quella del silenzio.

Microromanzi che si muovono sul terreno della più ordinaria quotidianità: un amore sbagliato, un amore felice, un figlio che muore, uno che è all’ospedale, essere rapiti dagli alieni, un medico, un prete, una vedova, la mania degli autografi o quella degli anniversari, un terremoto, il ragazzo che si prostituisce, lo scrittore, il mafioso, una porta che sbatte, qualcuno che striscia, il basket, tornare a casa, addormentarsi, svegliarsi (a volte no).

Le solite cose di tutti i giorni, appunto. Microromanzi ironici, autoironici, surreali, malinconici, spassosi, sempre folgoranti, che non sfidano il lettore, lo invitano piuttosto a una consapevole complicità pur riuscendo a stupirlo ogni volta, con quei colpi di scena che la vita (o sarà la scrittura?) regala in abbondanza.

Microromanzi che intercettano la più grande rivoluzione scientifica di tutti i tempi, la fisica quantistica che ha già cambiato la filosofia, la religione e la nostra comprensione del mondo.

Quella fisica quantistica che è la scienza degli universi paralleli, la scienza che riesce a raccontarci – con leggi via via più precise – come l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, che i nostri sensi non percepiscono, esistono e determinano la nostra “realtà”.

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Questa voce è stata pubblicata il 25 febbraio 2013 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , , , .