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Per morire in un incidente banale è sufficiente non allacciare le cinture

Ogni qual volta ho qualche passeggero, mi assicuro che abbia allacciato le cinture e con quelli che siedono dietro è spesso una lotta; ancora devo capire perchè, tutto sommato, quando salgono davanti si allaccino senza problemi ed invece quando sono dietro devi insistere. Il concetto è lo stesso, la cintura fa la differenza in caso di incidente.

Anche ipotizzando che della loro vita me ne freghi, e non è così, resta il fatto che la responsabilità dei passeggeri ricade sui conducenti e, in seconda battuta, il passeggero posteriore non allacciato è anche fonte di pericolo per la mia sicurezza. La morte è inesorabile, spesso inaspettata, ma è ben diverso quando è evitabile.

Sabato, quando ho letto dell’incidente di Genova, ho scritto due parole a Maurizio Caprino: non capiscono e non capiranno mai. Perchè purtroppo è così, così come ci sono molti (troppi) genitori che non capiscono quanto sia pericoloso tenere il bambino in braccio, davanti, è altrettando vero che sono troppi quelli che non capiscono l’importanza di avere le cinture allacciate (anche) dietro.

Preferirei uno che mi dicesse: so che è pericoloso e sono pronto a correre il rischio, piuttosto di uno che non riesca neanche a capire il pericolo.

Ecco l’articolo di Maurizio Caprino

Guardate questa Ypsilon ammaccata e chiedetevi se è verosimile che nell’incidente che ha avuto possa essere morto qualcuno. A un occhio un minimo esperto, pare evidente che non è verosimile: l’abitacolo non è troppo deformato, le parti strutturali (come il tetto e il longherone anteriore che s’intravede sotto il parafango accartocciato) nemmeno, gli airbag appaiono scoppiati regolarmente.

Eppure nell’incidente, avvenuto la notte scorsa in una galleria del nodo autostradale genovese, sono morti due ragazzi.

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Com’è stato possibile? La spiegazione possibile sembra una sola: non avevano le cinture. Una lezione per tutti. Anche dal punto di vista delle conseguenze per il guidatore, che non ha preteso che si allacciassero e ora è nei guai in tutti i sensi.

L’ipotesi delle cinture non allacciate viene da due elementi:

– i due ragazzi sono stati sbalzati dall’abitacolo e a nulla è valso che la Ypsilon avesse tre sole porte, perché anche ci sedeva sul sedile posteriore è stato come risucchiato all’esterno attraverso il finestrino, a dimostrazione di cosa possono fare le forze che si scatenano in un incidente, anche non particolarmente violento come questo;

– l’unico che non è stato sbalzato è il guidatore, che molto probabilmente era anche l’unico allacciato, in quanto la Ypsilon è stata progettata oltre 10 anni fa e per questo ha la spia delle cinture collegata al solo sedile del conducente.

Adesso il guidatore, che guidava in stato di ebbrezza non lieve, è stato arrestato. Verosimilmente non resterà in galera a lungo, ma dovrà fare i conti col trauma psicologico di aver causato la morte degli amici. Inoltre, se vorrà tornare alla guida, dovrà sottoporsi a esami per dimostrare che non è un alcolista e dovrà scontare un periodo di sospensione della patente che potrà arrivare fino a quattro anni.

Il tutto per un incidente banale, su un rettilineo autostradale vuoto, dopo aver bevuto un po’ con gli amici e non avergli fatto allacciare la cintura.

Non vi pare che sia un ottimo argomento per fare sempre cose altrettanto banali come allacciarsi e non bere?

° ° °

Questo video pubblicato da SicurAuto (leggi l’articolo)  dovrebbe chiarire una volta per tutte i rischi che si corrono non allacciando e quelli che facciamo correre agli altri, in quanto la possibilità di scontrarsi contro il sedile del guidatore è molto concreta.

In quel caso il conducente, anche se correttamente allacciato, può subire danni gravissimi (non ripagati dall’assicurazione) proprio a causa della deformazione del sedile indotta dallo scontro col passeggero posteriore.