leggo su Il Salvagente questa notizia:
I farmaci che possono causare reazioni avverse dal prossimo autunno saranno contrassegnati da un triangolo nero capovolto.
Ma solo nel foglietto illustrativo. Lo ha deciso l’Ema (Agenzia europea medicinali), in ottemperanza alla nuova procedura introdotta dall’Ue, per indicare i medicinali che dovranno essere tenuti sotto controllo.
Per il momento sono 105 i farmaci “osservati speciali”. Oltre al triangolo nero nel bugiardino dovranno informare pazienti e operatori sanitari del monitoraggio addizionale cui sono sottoposti. Il “controllo aggiuntivo” durerà cinque anni: fino a quando non sono state osservate le condizioni che hanno portato a richiedere il monitoraggio addizionale.
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Mi chiedo se non sarebbe il caso di esporre il triangolo anche sullaconfezione, oltre che sul bugiardino visto che quest’ultimo lo si può vedere solo dopo che il farmaco è stato acquistato; tra l’altro, in famiglia siamo allergici ad alcuni farmaci ed è capitato spesso che mia madre abbia ricordato al suo medico di queste allergie e le sia stato detto che lo poteva prendere tranquillamente, salvo poi scoprire, una volta acquistato, che in realtà era controndicato per chi soffriva della sua allergia ad un certo principio attivo.
Sicuiramente ci sono molti medici attenti sia alle allergie conclamate sia ai potenziali rischi, ma ci sono anche medici che agiscono con una certa superficialità o disattenzione; vero che la maggior parte dei farmaci hanno più effetti indesiderati/collaterali che altro, e non si può pretendere che il medico si ricordi tutto, tuttavia un triangolo nero sulla confezione potrebbe aiutare da subito, senza spese inutili, il che porterebbe ad un risparmio sia per il cittadino sia per il Sistema sanitario.
Cosa c’è di peggio che comprare un medicinale e poi “buttarlo” perchè non utilizzabile?
Senza contare, perl’appunto, che molti i medicinali li buttano nella pattumiera (e non nei contenitori appositi) senza pensare ad esempio che ci sono organizzazioni no-profit che li ritirano per distribuirli a chi ne ha bisogno.
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