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Spazzolini da denti cinesi: la qualità è disastrosa. Nessuna tutela per i consumatori

Ieri è uscito un articolo sugli spazzolini da denti ed oggi leggo su Il Fatto Alimentare questo articolo di Roberto La Pira, anche se purtroppo i contenuti sono decisamente peggiori…

sappiamo bene che la Qualità costa, ma potrete leggere di spazzolini di bassa qualità, prodotti in Cina e rivenduti a prezzi degni di prodotti di qualità superiore, il che dal mio punto di vista denota la scorrettezza di certe aziende.

Un comportamento che fa il paio con quello di certi stilisti milanesi che, mi raccontava una fonte interna, acquistano i jeans a 25 € in Turchia, applicano la loro etichetta e li rivendono a 250 €.

Sarà la legge del mercato, ma un pò di etica in più non guasterebbe, anche considerando che a fronte di guadagni esagerati, molte di queste aziende non impiegano parte di queste entrate per migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti, come è  emerso a suo tempo proprio in merito ai jeans.

°°°

Molte aziende italiane comprano in Cina spazzolini a 20 centesimi l’uno, poi li confezionano con il proprio marchio e li rivendono a 2-4 euro. Purtroppo nella maggior parte dei casi gli articoli importati sono di mediocre se non addirittura di pessima qualità.

Non bisogna però generalizzare, c’è una famosa multinazionale del settore che ha trasferito in Cina una parte della produzione, mantenendo però gli standard qualitativi occidentali.

La scarsa qualità degli spazzolini è dovuta all’assenza di normative internazionali obbligatorie. L’unica regola tecnica riguarda lo stiffness (la rigidezza), ovvero la classificazione delle setole in  tre tipologie: morbide, medie e dure.

«L’aspetto più importante di uno spazzolino – precisa Laura Strohmenger coordinatrice del Centro di collaborazione dell’Oms di Milano per l’epidemiologia e l’odontoiatria – non è la durezza, ma l’arrotondamento delle punte delle setole che non devono intaccare lo smalto dei denti. Se le setole dopo il taglio non vengono lavorate adeguatamente, in modo da rendere il più possibile uniforme la superficie di contatto con i denti, la possibilità di intaccare lo smalto diventa un’ipotesi realistica».

Purtroppo nella maggioranza degli spazzolini cinesi le setole vengono tagliate, perché la procedura di arrotondamento assorbe tempo e incide in modo significativo sui costi.

Un produttore italiano attento alla qualità e stanco di vedere articoli mediocri importati dalla Cina e venduti a prezzi stracciati, ha analizzato al microscopio 9 modelli acquistati in vari supermercati per valutare l’arrotondamento.

I risultati sono disastrosi. Un solo modello ha superato la prova a pieni volti, due sono stati giudicati “appena sufficienti”, mentre gli altri hanno ricevuto giudizi negativi (in questo  gruppo c’è anche un marchio venduto in farmacia). Persino il grado di arrotondamento di uno spazzolino per gengive sensibili è risultato scarso.

In diversi campioni la prova di strappo dei ciuffi per valutare la validità dell’ancoraggio alla testina, ha avuto esito insufficiente. L’altro elemento curioso è che non esiste una correlazione tra il prezzo e la qualità: ne test in laboratorio ci sono stati spazzolini da 4 euro giudicati negativamente.

In una situazione così confusa dove il prezzo non garantisce la qualità, bisogna leggere con attenzione l’etichetta.

L’impresa non è banale. Gli spazzolini cinesi riportano  in caratteri tipografici minuscoli la scritta Made in RPC, oppure Made in PRC (dove la sigla indica la Repubblica Popolare Cinese). Meno spesso si trova la frase Made in China.

Chi vuole comprare uno spazzolino di qualità deve cercare  sulla confezione una scritta o un’immagine che indica l’avvenuto arrotondamento delle setole e magari il rispetto delle norme BSI del 1979*.

(* Le norme inglesi BSI del 1979 sono volontarie e comunque risultano blande, visto che autorizzano  i produttori a dichiarare in etichetta la presenza di setole arrotondate quando il numero supera il 50%. Seguendo questo criterio sono promossi anche i modelli che hanno il 49% di  setole irregolari e non è certo confortante.)

Ecco il video del programma di Consumi&Consumi di RaiNews24, a cura di Vera Paggi in cui Roberto La Pira approfondisce la questione della qualità degli spazzolini.

2 commenti su “Spazzolini da denti cinesi: la qualità è disastrosa. Nessuna tutela per i consumatori

  1. Paoblog
    20 giugno 2013
    Avatar di Paoblog

    Mia madre, dopo che le avevo spiegato i contenuti dell’articolo mi ha fatto vedere le testine (usa e getta) che utilizza per il suo spazzolino e sono marcate “Made in Italy”.

    Non vi è però nessuna dicitura circa il fatto che le setole siano arrotondate e/o che faccia riferimento alla normativa BSI.

  2. Poppea
    20 giugno 2013
    Avatar di Poppea

    Buono a sapersi, controllerò

I commenti sono chiusi.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 18 giugno 2013 da in Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico, Salute & Benessere con tag , , , , , , , , .