Spesso ci lamentiamo dell’inadeguatezza dei guard-rail. Un tecnico di chiara fama, invece, sostiene che siamo in pieno boterismo. Cioè che, a furia di volerle fare adeguate, le barriere sono diventate alte e ingombranti come le statue di persone grasse che hanno reso famoso Botero in tutto il mondo. Chi ha ragione? Dipende.
Ci sono infatti situazioni in cui si deve puntare ad avere una barriera adeguata. Che non significa solo grande e grossa, ma anche adeguatamente montata.
Ci sono invece situazioni in cui bisogna privilegiare la visibilità. Fateci caso: quante volte, negli ultimi anni, non stavate riconoscendo una strada nota su cui avevano cambiato le barriere con nuovi “modelli Botero”?
Vi sarete sentiti oppressi, avrete avuto l’istinto di rallentare in certe curve che prima avevate completamente sotto controllo visivo e adesso riuscite a vedere solo per la parte immediatamente davanti al vostro parabrezza.
Effetti collaterali, si direbbe. Come la diminuzione della visibilità provocata dal dilagare di fuoristrada, monovolume, suv e crossover (anche quelle compatte, che sono l’unica cosa che si vende senza fatica in questo mercato fermo in cui chi ha i soldi per comprare ha poca testa per fare scelte davvero razionali).
Ma in certi casi sono pesanti, specie in rapporto ai benefici. Succede da un decennio a piazza Maggi, dove l’autostrada A7 confluisce nel traffico cittadino di Milano.
Chi viene dall’autostrada si trova in una rotonda oscurata da un cavalcavia (che le passa sopra consentendo di saltarla a chi dal centro vuole imboccare l’autostrada in direzione Genova) e chiusa da un guard-rail altissimo e sporgente, che impedisce di vedere se arriva qualcuno a cui dare la precedenza.
Risultato: 200 incidenti in sette anni.
Lo sanno tutti, da sempre. Eppure al Comune di Milano non sembrano aver battuto ciglio.
E fa specie il fatto che, in teoria, la rotatoria fa parte della viabilità cittadine, dove il limite di velocità è 50 all’ora. Sulle strade progettate per quella velocità, i guard-rail non sono nemmeno obbligatori.
Evidentemente, se lì lo hanno messo, è perché serve e non solo perché bisogna far mangiare qualche impresa amica. Ma non si poteva usare un modello meno robusto e ingombrante, dato che poi le velocità in quel punto sono forzatamente basse?
I commenti sono chiusi.
grazie 🙂
buongiorno Paoblog,
provvedo!
visto che è un commento che contiene informazioni utili anche ad altri, lo hai replicato sul Blog di Caprino?
– problema simile l’ho riscontrato…in autostrada, ad es. sulla A13 svincolo di uscita Rovigo nord: chi proviene da Padova deve dare la precedenza a chi proviene da Bologna, e si trova con una barriera sulla dx che toglie completamente la visuale. Peggio che peggio, fermarsi alla intersezione non risolve il problema, perchè non si vede nulla comunque. Preferisco uscire a Terme Euganee o Rovigo Centro, allungo il percorso/perdo tempo, ma non rischio l’incidente…
Il tema mi interessa particolarmente in quanto, da oltre un anno a questa parte, è operativa questa rotatoria con un difetto analogo a Mestre (spero si possa aprire il link di Gmaps):
http://goo.gl/maps/TU2ht
i cui volumi di traffico sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli del caso in articolo, ma ciò non toglie che la soluzione scelta sia pericolosa.
L’auto che guido normalmente è una Fiat Grande Punto, quindi con un’altezza da terra nella media. Ebbene, non si vede nulla finché non si arriva alla fine del guard-rail, il che costringe inevitabilmente a frenare e quasi a fermarsi in ogni caso, anche quando non necessario (ossia il più delle volte, stando all’esperienza).
La cosa curiosa è poi il fatto che il guard-rail, da un livello normale, si alzi di colpo a circa 30 m dalla rotatoria, arrivando all’altezza ammazza-visuale… motivo? Boh! Ammesso che la scelta sia dettata dalla volontà di costringere gli automobilisti a rallentare (intento nobile, ma sarebbe bastato un ingresso in rotatoria meno rettilineo), beh… mi spiace ma l’effetto è più dannoso che altro: in un incrocio la prima cosa da garantire è la massima visibilità, e qui è davvero minima se non nulla.
Non possiedo però dati (se disponibili) sull’incidentalità riscontrata.
Venendo poi al link segnalato dall’articolo, vedo però che i sinistri vengono imputati a cause diverse, che francamente mi trovano concorde solo in parte con lo spirito di protesta: ad esempio, il fatto che l’80 e il 55% siano dovuti rispettivamente a velocità eccessiva e nebbia/pioggia, mi fa riflettere più sulle condizioni di chi guida che della strada (anche perché nebbia o pioggia sono condizioni che non decide nessuno, ergo ci si adegua nella guida).
Quanto all’effetto ottico dei guard-rail, non vivendo in zona non posso giudicare (Gmaps non basta), ma mi riesce onestamente difficile credere che un automobilista attento e a velocità controllate non riesca a rendersi conto in tempo di una rotatoria (anche di notte: il tratto è illuminato), visti i vari segnali presenti.
Quindi: probabilmente la strada non mette in campo ogni accorgimento possibile per facilitare la visibilità, ma a mio avviso nel caso in questione la responsabilità è più di chi la utilizza.