Dalla progettazione passiva definita dagli standard tedeschi, finalmente si è passati alla definizione di uno standard ad hoc per il clima mediterraneo del Bel Paese, da questa trasformazione è nata la prima Casa Passiva mediterranea.
E’ nato così lo standard “passivo mediterraneo” creato su misura per i paesi che si affacciano sul Mediterraneo e destinato a qualificare la progettazione di edifici sempre più efficienti e rispettosi dell’ambiente.
Sono state appena consegnate ai legittimi proprietari le chiavi della prima casa passiva mediterranea inaugurata a Bollate in provincia di Milano e costruita da BLM Domus, realtà specializzata nella costruzione di case passive mediterranee con struttura portante in legno.
La casa passiva occupa una superficie di 400 mq ed è 100% green, riuscendo a conciliare le peculiarità tecnologiche con un involucro ad alta efficienza.
Costruita quasi completamente in legno, la casa passiva mediterranea di Bollate si articola su tre livelli, sfruttando al massimo le possibilità dei materiali naturali che compongono il pacchetto murario. Il perfetto isolamento termico e acustico è garantito dalla struttura portante a telaio in abete lamellare, dal cappotto in fibra di legno, dai serramenti ad alto rendimento e dalle schermature solari in doppia colorazione.
La strategia passiva che ha permesso alla casa di raggiungere tali risultati, sfrutta al massimo tutti gli apporti gratuiti, come il calore prodotto dagli elettrodomestici in funzione, dalle persone che vivono in casa o dai raggi del sole che penetrano attraverso le ampie finestre.
L’impianto in pompa di calore aria-acqua fornisce il riscaldamento invernale e raffresca nei mesi estivi; le schermature solari automatizzate limitano il guadagno solare; il sistema di ventilazione meccanica e l’impianto fotovoltaico da 6 kWp completano il quadro di efficienza attiva della casa passiva.
I benefici della progettazione passiva non si sono lasciati attendere, uno tra tutti il mantenimento del perfetto comfort interno dell’abitazione anche nei caldi mesi estivi quando, senza l’utilizzo di sistemi di raffrescamento tradizionali e nonostante la temperatura esterna sfiorasse i 39 gradi, la temperatura interna della casa passiva si è mantenuta sotto ai 26 gradi.
Fonte: Rinnovabili.it