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Ricevo da GBR e pubblico
Nel 2012, causa nascita di mia figlia, ho deciso di vendere la mia Smart ed acquistare un’auto più capiente e soprattutto più sicura; dopo mesi di ricerca ho trovato quel che cercavo: una Opel Corsa automatica nuova; il concessionario Opel della mia zona si è mostrato molto disponibile a venirmi incontro sul prezzo e mi ha rassicurato parecchio riguardo alla sicurezza della vettura, così a Dicembre 2012, ho acquistato la Corsa, convinto del buon acquisto.
L’11 giugno 2013 è successo qualcosa che per me è tuttora inspiegabile: verso le 19:00 di sera sono salito sulla mia auto, parcheggiata su una strada cittadina appena riasfaltata ed ho messo in moto, dopo 30 metri circa ho sentito la vettura “cadere” verso destra e sono andato a strisciare contro un’ Audi parcheggiata, il tutto è accaduto, a 30 km/h circa, in pochi secondi.
Dopo il fatto ho cercato di mettere l’auto in sicurezza portandola qualche metro più avanti all’interno della striscia laterale che delimita i parcheggi; fatto ciò, sono sceso dall’auto un po’ scosso e ho cercato di capire l’accaduto andando dal lato del passeggero; il cerchione era esposto ed un po’ piegato verso l’esterno, la ruota era messa in modo innaturale, il liquido dei freni era fuoriuscito lasciando una striscia sull’asfalto.
Vedendo quanto scritto sopra ho seguito la scia del liquido per cercare la causa di ciò, nel mentre un signore che aveva il campo a bordo strada è venuto in mio soccorso chiedendomi se mi ero fatto male e anche lui è rimasto alquanto perplesso davanti al danno. L’Audi da me strisciata a seguito dello “sbandamento” dell’auto presentava solo qualche striscia sul passaruota e sul cerchione.
L’indomani mi sono recato dal concessionario dove avevo acquistato l’auto e gli ho spiegato l’accaduto; la persona che aveva seguito la vendita mi ha dato il numero del carro attrezzi e mi ha invitato a portare lì la vettura e così ho fatto pensando di riuscire ad avere almeno una spiegazione per quello che era successo ma, al contrario, il concessionario, dopo aver guardato l’auto, mi ha detto che probabilmente avevo preso un marciapiede e che nulla di ciò era in garanzia; io ho fatto presente che non vi era alcun marciapiede dove avrei potuto urtare e ho rispiegato i fatti della sera prima, ma il concessionario mi ha risposto che il danno non si poteva spiegare altrimenti.
Dopo quasi un mese di ricerche su internet, colloqui con avvocati, tentativi di rintracciare un perito disposto a darmi una mano mi sono recato dal concessionario per cercare nuovamente di capire cosa fosse successo e sapere, se fossi stato disposto a pagare di tasca mia per accelerare i tempi, visto che ho una figlia piccola e dispongo di una sola vettura, quanto sarebbe stato l’esborso.
Al concessionario ho fatto presente che navigando su internet avevo scoperto che la rottura del braccetto anteriore destro era un difetto che altre Corsa avevano avuto e che forse anche io potevo essere stato vittima di questo ma, mi è stato risposto che il cerchione presentava un colpo da marciapiede e che sicuramente non era stato un cedimento strutturale.
Ho chiesto anche se era il caso di chiamare la casa madre per avere un aiuto nel capire le cause del danno ma, il concessionario, mi ha informato che sicuramente mi avrebbero dato torto, che i costi sarebbero stati alti e che poteva avere delle noie anche lui; così siamo rimasti che mi sarebbe venuto incontro per la riparazione visto che ero un cliente e che il danno sembrava “strano” anche a lui.
Il 5 luglio 2013 mi arriva il preventivo: quasi 3000,00 euro di danni; vedendo il numero dei pezzi da sostituire, pensando al fatto che la mia Corsa era nuova, avendo paura che potesse riaccadere, magari con la mia compagna e mia figlia a bordo, con danni maggiori ed irreparabili, mi sono convinto a non accettare il preventivo e a dire al concessionario che contattavo la casa madre e che non facevo alcuna riparazione sino a che non mi veniva spiegato l’accaduto e garantito che la vettura era sicura, per me e per la mia famiglia; ho provato a contattare più volte il concessionario ma senza risultato.
Il 7 luglio 2013 ho chiamato la casa madre e ho chiesto un parere alla Sig.ra Emanuela che ha preso la chiamata, la quale mi ha consigliato di aprire subito una segnalazione per il guasto; ero un po’ perplesso temendo costi elevati da anticipare, o comunque sostenere e tempi eccessivamente lunghi, dove sarei stato privo di mezzi di trasporto, ma la Sig.ra Emanuela, mi ha informato che i costi per la valutazione erano pari a 0,00 euro e che già dopo un paio di giorni avrei saputo qualcosa.
L’8 luglio 2013 ho aperto a mezzo mail la segnalazione inviando anche le foto della mia auto, della strada dove tutto è accaduto e dell’altra auto coinvolta.
Dopo un paio di giorni un’altra persona della Opel mi ha contattato, la Sig.ra Maria M. C., che ha in carico la segnalazione e mi ha avvisato che i tecnici della casa madre stavano verificando il danno con i tecnici del concessionario.
Da quella prima telefonata ne sono seguite altre, a cadenza quasi settimanale, ma sempre in risposta ad una mia mail di sollecito per avere notizie.
In queste telefonate mi è stato richiesto, prima, il modello dell’ Audi coinvolta e poi il CID da me compilato per risarcire il danno provocato alla vettura parcheggiata ma non solo, ogni volta mi è stato detto: che ci voleva ancora qualche giorno, che i tecnici della fabbrica stavano valutando il danno, che l’ingegnere che si occupava della mia Opel era in ferie, che sicuramente presto avrei saputo qualcosa ecc…ecc…
Il 30 agosto 2013 accade il fatto più preoccupante: ricevo una telefonata da parte del concessionario. L’impiegata del concessionario, dove è ricoverata tuttora la mia auto, mi ha chiesto in tono sarcastico che cosa pensavo di farne dell’auto visto che era ferma lì da tre mesi e che avrebbero dovuto addebitarmi delle spese di parcheggio; io, letteralmente caduto dalle nuvole, le ho chiesto se l’auto era ancora lì’ e le ho cercato di spiegare che ero in contatto con la casa madre; in tutta risposta mi sono sentito ridere in faccia e chiedermi con chi ero in contatto esattamente, per far cosa e se pensavo che l’auto fosse in Germania.
Durante quella spiacevole telefonata ho appreso che l’auto non era stata più toccata da nessuno, che il concessionario non sapeva niente di verifiche da parte della casa madre o della mia segnalazione, che nessun tecnico si era recato lì o li aveva contattati.
La stessa sera ho contattato l’Opel sia per telefono che a mezzo mail chiedendo spiegazioni e l’indomani la Sig.ra M. C. cercava di calmarmi spiegandomi che la fabbrica stava valutando il danno attraverso la documentazione che avevo inviato e che solo succesivamente avrebbe visionato l’auto; a me tutto ciò sembrava strano, soprattutto il fatto che il concessionario non ne sapeva nulla ma, la Sig.ra M. C. mi ha rassicurato dicendo che avrebbe chiamato lei il concessionario e che l’auto doveva restare dove è tuttora, senza costi aggiuntivi.
Da quel giorno è ripreso con cadenza quasi settimanale il girotondo di mie mail di sollecito e telefonate di risposta da parte dell’Opel dove mi informavano che le valutazioni e verifiche da parte loro stavano proseguendo.
Quattro settimane fa circa, in una di queste telefonate mi sono sentito dire che presto il “riparatore” avrebbe chiesto i particolari che hanno subito un danno per visionarli e che un’ebentualità è che l’auto debba essere riparata prima della fine delle verifiche in corso, a mie spese e forse alla fine sarò rimborsato.
Nelle ultime tre settimane hanno continuato a rimbalzarmi di settimana in settimana ed intanto la macchina continua a restare immobile dal concessionario.
Venerdì 25/10/2013 la Sig.ra M. C. mi ha informato che era in contatto con i tecnici e che questi stavano terminando la valutazione.
Successivamente mi ha anticipato che secondo i tecnici il danno non è dovuto ad un difetto di fabbrica, ma ad un urto precedente; sentito questo, esterrefatto, le ho chiesto la mia macchina dove fosse e chi ha eseguito la verifica, intuivo già la risposta; la mia macchina era stata guardata dal concessionario stesso che me l’aveva venduta.
Ho chiesto alla Sig.ra M. C. che senso aveva tutto ciò, mi hanno rimbalzato di settimana in settimana raccontandomi di fantomatiche valutazioni eseguite da fantomatici ingegneri per poi far guardare la macchina dallo stesso concessionario che me l’ha venduta.
Che senso ha se me ne fossi stato di quello che diceva il concessionario non mi sarei rivolto alla casa madre e soprattutto non sarei stato senza macchina per 5 mesi.
La Sig.ra M. C. per tutta risposta mi ha confermato che nessun tecnico della casa madre ha visionato la macchina e che devo capire che le verifiche vengono effettuate così; comunque mi ha garantito che riceverò qualcosa per iscritto.
Anche io inspiegabilmente in una curva,a 30 km,allora,si rompe il braccetto della mia opel corsa 1200,piegando la macchina sul lato six,ma allora:e vero che e il punti debole delle opel corsa?ed e molto pericoloso,grazie
Questo è un esempio del cortocircuito che si crea quando si fa comunicazione di servizio dicendo alla gente che l’interlocutore è il concessionario.
Questo è vero quando si parla di garanzia, ma in casi come questi il primo aspetto da trattare è la sicurezza del prodotto.
E su questa la responsabilità è tutta del costruttore, che sarebbe molto più rapido a mandare gli ispettori se solo il cliente gli facesse capire che sa a quale autorità segnalare eventuali ritardi e sottovalutazioni.
Dunque, è bene scrivere alla Motorizzazione (e per conoscenza alla Opel) una bella segnalazione ai sensi del Dlgs 172/2004 relativo alla sicurezza dei prodotti.