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I ristoranti a New York devono esporre un cartello con il giudizio sull’igiene. Ma qualcuno fa il furbo…

un articolo di   che leggo su Il Fatto Alimentare

letter-a-sm2A New York i ristoranti sono obbligati ad esporre sulla porta di ingresso un cartello colorato con la lettera dell’alfabeto riferita al giudizio sull’igiene assegnato nel corso di un’ispezione che avviene  annualmente.

Il punteggio raggiunto corrisponde ad una lettera  dell’alfabeto:  “A” , “B ” e “C”.

I locali migliori hanno la lettera “A”, gli altri le lettere ” B ” e “C” che non indicano un ristorante sporco, ma attestano che si tratta di un pubblico esercizio che deve prestare più  attenzione all’igiene.

I risultati delle ispezioni sono anche pubblicati sul sito del Dipartimento della Salute della città.

Alcuni  ristoranti che non hanno meritato la lettera “A” cercano di nascondere la tabella utilizzando un pizzico di fantasia.

Ecco alcune furberie per camuffare la tabella proposte da un blogger cittadino. Riuscite a individuare la lettera meritata osservando le foto?

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2 commenti su “I ristoranti a New York devono esporre un cartello con il giudizio sull’igiene. Ma qualcuno fa il furbo…

  1. Madamin
    6 novembre 2013

    Io non sono contraria all’esposizione alla pubblica gogna, specialmente se ci si “può mettere in pari” (anche perchè mi farebbe tanto piacere che molti posti rinomati venissero “sp…..ati” (sappiamo bene…).

    Da esperienza personale (e noi, quando era in vigore – perchè poi è stato tolto chissà perchè – abbiamo avuto per 4 anni il bollino blu del ministero della salute) ti dico che in Italia siamo i più regolamentati sotto il profilo legislativo e siamo sottoposti a controlli continui.

    Nel nostro ristorante in particolare ogni 8-10 mesi abbiamo una “visita”, non per qualcosa ma, avendo pesce crudo e carne cruda, capita più spesso che in altri posti.

    A mio avviso, troppo spesso perchè tanti posti non vengono mai controllati.

    In aggiunta il personale “competente” non è mai aggiornato su nuove norme e leggine e poi, se fai domande, non hanno mai una risposta certa perchè ad es. “L’ordinanza tal dei tali non è ancora uscita – la cosa non è chiara – la regione Lombardia non ha ancora approvato la tal cosa – l’anno scorso era così ma poi è cambiato – ecc. ecc..

    Risultato, dobbiamo sempre chiedere al nostro consulente in materia (che ci fa i tamponi a pagamento ogni 3-4 mesi) per avere tutte le risposte.

    La paura è sempre quella: magari in America no, ma in Italia si troverebbe il sistema di fregare anche su questa cosa e svilire tutto il procedimento (perchè si sa, fatta la legge, trovato l’inganno).

  2. Morbida Dolcezza
    6 novembre 2013

    Ma lo possono fare? A me sembra che alterare “camuffando” il risultato di un’ispezione sia proprio un reato bello e buono. Io gli darei una bella multa.

I commenti sono chiusi.

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