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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Ai margini della ferita

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Sono gli anni Sessanta e in Alto Adige si cresce divisi, a seconda che si parli la lingua della libertà, il tedesco, o quella dei condomini di Harlem, l’italiano. Sono gli anni in cui due ragazzini immaginano di andare a Milano e sedersi a fianco di Mazzola sull’autobus, ma anche e soprattutto di essere in campo nella partita della domenica.

Sono le prime sigarette e i baci rubati nel buio del cinema, sperando che nessuno venga a sapere che quella ragazza, insomma, è una “italiana”.

Nel frattempo il padre di uno di loro è prelevato improvvisamente di notte dai carabinieri, la madre piange lacrime nel grembiule e la sorella s’innamora di un soldato italiano. Nella stessa città ci sono anche Alex e la sorella che si prende cura anima e corpo di lui.

Lei da sempre riempie le frasi tartaglianti di lui, gli fa da interprete e lo protegge. Eppure ora lo guarda impotente fare strane amicizie che lo portano lontano…

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Questa voce è stata pubblicata il 18 febbraio 2014 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , .