in sintesi un articolo di Beniamino Bonardi che leggo su Il Fatto Alimentare
Le analisi di oltre cento campioni di miele raccolto in dodici paesi europei hanno rilevato la presenza di 53 composti chimici: 22 insetticidi/acaricidi, 29 fungicidi e due erbicidi. I residui di almeno uno di questi sono stati identificati in 72 dei 107 campioni di polline.
Lo indica uno studio condotto da Greenpeace, che evidenzia le alte concentrazioni e l’ampia gamma di fungicidi presenti nel polline raccolto vicino ai vigneti in Italia, l’uso diffuso di insetticidi killer delle api in quello dei campi polacchi, la presenza di DDE (un prodotto di degradazione del DDT) in Spagna, il ritrovamento frequente del neonicotinoide thiacloprid in molti campioni raccolti in Germania.
In termini di aree geografiche interessate e numero di campioni prelevati simultaneamente, questo è uno degli studi più estesi realizzati finora sui residui di pesticidi presenti nel polline raccolto dalle api.
Recenti ricerche hanno mostrato che l’interazione fra diverse sostanze chimiche può portare a un “effetto cocktail”, in grado di essere più tossico per le api rispetto ad una singola sostanza.
povere apette!!! ma ancora qualcuno ci pensa alla natura per fortuna:http://www.liquida.it/tiziano-motti/?coolbox=0_99_0_31768451#?coolbox=0_99_0_31878804&_suid=141900263995905222437293781963