in sintesi un articolo che leggo su Rinnovabili.it
Economia circolare, valorizzazione della filiera corta, rispetto della vocazione del territorio, produzione sostenibile.
Questi gli elementi che caratterizzeranno il nuovo progetto della chimica verde italiana, frutto dell’accordo strategico firmato da Coldiretti e Novamont.
Si partirà dal cardo sardo, coltura a basso input da cui si possono ricavare farine proteiche per l’alimentazione animale e altre materie prime per la produzione di prodotti a basso impatto ambientale.
L’obiettivo è quello di creare una forte sinergia tra gli agricoltori della Coldiretti e la bioraffineria Matrìca di Porto Torres.
In base ai termini dell’accordo verrà promossa la coltivazione del cardo in Sardegna e la sua valorizzazione agro ambientale attraverso contratti di filiera che prevedano, tra l’altro, l’anticipo delle spese colturali per i primi due anni e un reddito garantito all’agricoltore.
Infine verranno sostenute le bioplastiche da filiere integrate con più del 50% di rinnovabilità promuovendo il riuso di shopper biodegradabili nella raccolta differenziata del rifiuto organico, l’uso del compost in agricoltura per contrastare fenomeni di desertificazione e l’utilizzo dei teli per la pacciamatura agricola.