Ieri un ciclista ha avuto un malore lungo la ciclopedonale che costeggia il naviglio, all’altezza di Cassinetta.
Arriva l’ambulanza e dopo pochissimi minuti ecco l’elicottero del 118 che si mette a girare a bassa quota cercando il posto per atterrare.
Lo trova a poche centinaia di metri e mentre gli operatori del 118 assistono il ciclista, l’ambulanza parte a sirene spiegate per andare a prendere il personale medico, per poi ritornare sul luogo dell’intervento.
Intanto una signora in bicicletta arriva e si ferma a parlare fermandosi in mezzo alla strada, davanti al ponte, il che la pone in ogni caso sulla traiettoria delle eventuali auto di passaggio, ma soprattutto è sulla traiettoria dell’ambulanza che arriva “di corsa”.
Solo quando le abbiamo urlato di farlo, si è spostata, naturalmente con la velocità di un bradipo.
Questa mattina ero fermo al semaforo nei pressi di Viale Marche; davanti a me altre 5 macchine.
Sento l’urlo della sirena, mi guardo in giro e nello specchietto vedo i lampeggianti blu che si avvicinano.
Sono l’ultimo, se non si spostano quelli davanti, non ho spazio di manovra, grazie anche all’auto parcheggiata a metà sul marciapiede.
Ma non si spostano. Non la sentono?
L’ambulanza si avvicina ed allora suono il clacson ed improvvisamente le teste si voltano e finalmente le auto si spostano creando il passaggio necessario…
Certo che un pò di attenzione a quello che ti capita intorno non sarebbe male, come raccontavo a suo tempo...