un post che dedico al Pupo Alpinista, vittima recente della clonazione della sua carta di credito 😦
Pubblico quanto letto sul sito di Patti Chiari, una trasmissione della televisione svizzera che paragono a Mi Manda Rai 3, che tratta un argomento che ovviamente valica i confini nazionali.
Le chiamano carte “senza contatto”. Sono le carte di credito ”touchless”.
Basta avvicinarle al dispositivo che registra i pagamenti e senza digitare alcun PIN, l’operazione viene eseguita automaticamente.
Con questo sistema si possono effettuare pagamenti fino a 40 franchi. Comodo e veloce, certamente, ma quant’è sicuro questo sistema, ormai presente su quasi tutte le carte di credito?
La vicenda di un consumatore solleva molti interrogativi sui controlli effettuati dalle banche e sulle garanzie offerte ai titolari di queste carte.
Vittima di un furto il consumatore ha infatti scoperto che il ladro ha effettuato diversi pagamenti nel giro di pochi minuti, alleggerendo notevolmente il suo conto.
Ma non c’è un limite al numero di prelievi che si possono effettuare con le carte touchless? Fino a che cifra si può prelevare? E cosa ha risposto la banca al suo cliente?
L’accaduto è raccontato dal suo protagonista, che da questa storia ha tratto anche la sua morale: con le carte touchless i ladri hanno la strada spianata.
Ti suggerisco inoltre la lettura del post Quando ti impongono la carta con funzione Paypass nel quale il Testimone, costretto dalla banca ad accettare la carta con questa funzione, proprio pensando ad un rischio fraudolento, osservava:
…ti voglio vedere a dimostrare che ti hanno preso la carta e sono andati in giro a fare le spesucce da 25 euro; alla fine hai perso la carta e sono “fatti” tuoi.
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