a cura di Martina Villa, curatrice della Pagina FB Quando nevica scarlatto
Shiver è un romanzo strano. Non complicato, non banale, non scontato, non adatto solo ad un pubblico teen.
La cosa che mi ha colpita maggiormente è stata l’interpretazione della Stiefvater in merito ai lupi mannari: originale ed innovativa, perché in questo libro chi è stato morso si trasforma solo con le basse temperature.
Un libro a tratti crudo e a tratti dolce, ma comunque diabolicamente vero.
Mi è piaciuto anche il fatto che la trasformazione in lupo mannaro potesse essere sia una benedizione che una maledizione, a seconda del personaggio.
Mi è piaciuto il continuo cambio di punto di vista, intervallando quello di Grace a quello di Sam, con l’obbligo della narrazione in prima persona.
In questo libro, vi avviso, non troverete combattimenti, non così tanta azione, non zuffe e non movimento. Ma troverete sentimento, tanto sentimento e tanta introspezione. Non del genere smielato e zuccheroso che rasenta il diabete, ma di quello vero e reale che provano due normali diciottenni ed è bello e credibile come l’autrice riesce a rappresentare tutto ciò.
Il libro potrebbe essere sia visto come autoconclusivo sia come input per una serie (cosa che realmente è), io ve lo consiglio a prescindere, sia che siate amanti delle saghe sia che non lo siate.
Dopo averlo letto rivaluterete il vostro punto di vista sui lupi mannari. All’inizio è un po’ lento e la trama fatica ad ingranare, è vero, con le lunghe descrizioni di Grace che osserva i lupi, ma poi prende il via e, con leggerezza, si giunge fino alla fine senza quasi accorgersene.
In Shiver non troverete buoni o cattivi ma solo umani e lupi, umani che sanno dei lupi ed umani che non sanno, lupi che vogliono essere lupi e lupi che non vogliono essere lupi.
Il vero nemico è il freddo, per Sam e Grace, quelle basse temperature che non permetteranno più a Sam di tornare ad essere umano.
Dovete leggerlo perché è un libro intenso, preciso, reale, a tratti divertente, a tratti malinconico, a tratti riflessivo. E poi dovete leggerlo perché c’è Sam, che è davvero dolcissimo.