Dal mio punto di vista abbinare una buona cena alla visione, in contemporanea, di una bella partita, è una bestialità, tuttavia è anche vero che da un paio d’anni non seguo più il calcio e vivo meglio, senza essere trascinato in polemiche senza fine, senza dover assistere a brutti episodi di violenza che usano il calcio come un pretesto e soprattutto senza dover far i conti con la politica del compromesso della Federazione e della politica, che scontentano tutti e non risolvono niente.
Resta il fatto che lo spezzatino calcistico esiste e chi è appasssionato deve farci i conti…
Una buona cena o una bella partita di calcio in tv: cosa c’è di meglio? Abbinare le due cose.
Ma parlare di cena sarebbe riduttivo: ormai i match si vedono a tutte le ore e in ogni giorno della settimana. Sky e Mediaset hanno rivoluzionato il modo di seguire il calcio in tv e le nostre abitudini alimentari (e non solo).
Il cibo, perciò, diventa l’occasione per ritrovarsi in compagnia a seguire una partita della squadra del cuore. Oppure è la partita che diventa l’occasione per riunirsi intorno a una tavola imbandita.
Questo libro si propone di aiutare il lettore a sopravvivere allo spezzatino del calcio in tv, sulle tracce di Ilaria D’Amico e Carlo Cracco, stretti fra La domenica sportiva e Master chef, proponendo ricette originali, adattate ai diversi orari del fischio di inizio (12,30; 15; 18; 20,45), nonché di compagnia e di umore.
Con una doppia prefazione: Xavier Jacobelli (opinionista di RaiSport e editorialista del “Corriere dello Sport-Stadio”) per la parte calcistica, Italo Bassi (chef dell’Enoteca Pinchiorri) per la parte culinaria.
E ogni ricetta è dedicata a un grande calciatore del passato, in modo da poterla ricordare più facilmente.