Fonte: Fabrizio Spinelli
Nel mondo a venire (10:04 nell’ed. originale) di Ben Lerner è sicuramente il libro che ho consigliato più volte ad amici e amiche in questo timoroso e incerto 2015.
Ciò che rende questo meta-romanzo in prima persona unico nel suo genere è il fatto che approfondisca in maniera sorprendente il rapporto tra uomo e mondo, tra realtà e immaginazione, tra effettualità e virtualità: che cosa è vero? Che cos’è naturale in un mondo del tutto innaturale? Dove inizia l’io che sono e dove finisce l’io che credo di essere?
Sono tutte domande che ci poniamo insieme all’autore, perché oltre a essere una piacevolissima lettura (i deliziosi libri da una giornata + un pomeriggio), Nel mondo a venire, come tutta la letteratura seria, ci costringe a confrontarci con noi stessi, a sottoporre la nostra esistenza a una continua verifica critica.
È una riflessione che rivela il nostro nuovo modo di rapportarci alle cose e alla grandi questioni filosofiche (il tempo, la natura, l’arte, la morale).
E poi Lerner ha una voce incredibile, che non si smette mai di ascoltare.