Ayal Bryant ha appreso la lezione del maestro e ha deciso di metterla in pratica su grande scala. E visto che il maestro in questione è Nader Khalili, l’architetto iraniano famoso per l’uso di earthbags (#dilloinitaliano che si può fare: sacchi di terra), il risultato è un complesso di 160 mq completamente realizzato in terra cruda.
La pratica di costruire edifici con sacchi di terra ha un’origine remota nel tempo. Khalili ha modificato la tecnica di costruzione impiegando sacchi di maggiore lunghezza, inframezzati da una sorta di filo spinato per impedirne lo scivolamento e per aumentare le prestazioni di carico dell’intera struttura.
Quella zona del Costarica ha un clima caldo e secco, con la pioggia concentrata tutta in 3 mesi l’anno. Casa Quetzalcoatl è studiata per rimanere fresca durante il giorno senza l’uso di condizionatori.
La casa è costruita a partire da circa mezzo metro sotto il livello del terreno circostante per una maggiore protezione dagli agenti atmosferici.
L’orientamento è studiato in modo da sfruttare i venti del Pacifico per il raffrescamento.
Sempre in materia di efficienza energetica e raffrescamento, in cima alla casa in terra cruda svetta una cupola bioclimatica.
Sul tetto è installato un sistema di raccolta dell’acqua piovana con relativa cisterna per lo stoccaggio e toilette compostanti.
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