Gioia ha appena perso il lavoro. E per cambiare vita ha deciso di lasciare la città in cui viveva per trasferirsi nel paese dei genitori morti.
Qui viene assunta in una libreria, ma soprattutto incontra Fabio, un uomo malato di cancro, che le racconta come tanti, in quel paese condividano il suo stesso male.
Gioia allora decide di indagare su un traffico illecito di rifiuti di cui circolano voci insistenti ma sempre sussurrate.
E le vicende del presente si mischiano con quelle del passato. Di quel borgo antico ma anche di Gioia, dello stupro che ha subito da adolescente e dei sospetti sull’incidente stradale in cui sono morti i genitori.
Inerti, di Barbara Gingravè, è un romanzo che affonda le sue radici nel materiale raccolto per un’inchiesta su presunti intombamenti in Sicilia, e nelle dichiarazioni rilasciate all’autrice dal pentito di camorra Carmine Schiavone.
Questo me lo segno… dev’essere bello