Il libro di Edgardo Franzosini dedicato allo scultore animalista Rembrandt Bugatti è scritto con la delicatezza, la precisione, l’eleganza e la discrezione del suo protagonista, una figura tanto affascinante quanto inquieta e inafferrabile.
Ci ricorda che leggere qualcosa di importante non significa leggere tante pagine. Libri come questo non hanno bisogno di molte spiegazioni, si reggono in piedi benissimo da soli e possono essere amati da molti, per ragioni diverse.
Una potrebbe essere la riflessione sulla differenza tra la vita degli uomini e quella degli animali in rapporto alla Storia. Può ricordare certi ritratti di Bruce Chatwin o Jean Echenoz, ma la verità è che Franzosini non ha bisogno di paragoni.
recensione di Benedetta Ventrella – Fonte: rivistastudio.com