Avendo attivato una carta prepagata, va da sè che la App è il modo migliore per controllare i movimenti e gestire la carta, tuttavia una volta scaricata ecco apparire l’informativa sulla privacy e mi colpisce questo passaggio:
Inizialmente mi chiedo perchè la banca voglia comunicare a terzi, anche esteri, i miei dati, ma tant’è, in genere nei vari contratti che firmiamo c’è sempre la possibilità di un distinguo, ovvero accettare che la società usi i miei dati per fornire il servizio richiesto e, in seconda battuta, che mi si dia la possibilità di non accettare la condivisione o cessione dei miei dati a terzi.
Invece no! O accetto oppure non posso utilizzare l’applicazione. Questa è un’imposizione che va a senso unico.
(MyCartaBCC? #dilloinitaliano o, piuttosto, dillo in inglese MyCardBcc, ma evita le contaminazioni.)
Quale considerazione aggiuntiva c’è da dire che l’uso della App è consigliabile per una questione di sicurezza in merito all’utilizzo della stessa e nel contempo mi garantisce una violazione della privacy. con condivisione dei miei dati con terzi.
Verifico poi le autorizzazioni richieste, in parte giustificate per l’utilizzo, in parte no; ad esempio per fornire il servizio richiesto, perchè la App deve avere accesso ai miei contatti personali?
In ogni caso, mi sto lamentando per niente 😉 visto che la App non funziona.
Esattamente come per l’app per tuttofonino necessaria far funzionare il lettore esterno di carte di credito/bancomat.
Che senso ha richiedere (senza poterlo negare) un accesso ai contatti, al localizatore GPS, alla fotocamera, ai miei account, ai miei sms e mms… per poter fare dei pagamenti???
Boh !!