a cura di Martina Villa, curatrice della Pagina FB Quando nevica scarlatto
Uno young adult decisamente sopra la media. Scritto divinamente, con descrizioni sublimi e personaggi indimenticabili, un’ambientazione originale ed allo stesso tempo affascinante e ricca di particolari, Praga, misteriosa, oscura e fantastica Praga; la città dalle atmosfere fiabesche e gotiche.
Anche i personaggi sono davvero ben realizzati. Karou in primis non è la classica protagonista ingenua e piagnona, anzi! Lei è determinata, spavalda, autosufficiente, coraggiosa e misteriosa.
Combatte con delle lame, gira il mondo da sola, contratta e traffica con individui pericolosi e non si da mai per vinta. Vive con delle chimere e deve continuamente mantenere all’oscuro della sua doppia vita amici e fidanzato.
Un personaggio davvero di esempio per le ragazze di oggi.
Un’altra cosa che ho apprezzato è il fatto che gli adolescenti si comportino e parlino come adolescenti. Che siano persone intelligenti, con una loro personalità e carattere, non influenzabili dalle scelte altrui. Che non si rivelano essere, come nella maggior parte degli young adult, dei bimbi delle medie un po’ troppo cresciuti in altezza.
A volte sembrano quasi più degli adulti che dei ragazzini.
Quindi, direte voi, se è tutto così bello e perfetto, il libro lo consigli, vero?
Certo che lo consiglio! Ma…
C’è un “ma”.
La storia di Akiva e Madrigal.
Loro si incontrano su un campo di battaglia, lei lo risparmia, e -bum!- è subito colpo di fulmine.
Allora… no.
Perché se non fossero stati entrambi bellissimi, altissimi, purissimi e levissimi, col cavolo che sarebbe scoccata la scintilla! Anzi, si sarebbero fatti fuori a vicenda. E questo aspetto, l’amore basato sulla mera attrazione fisica, non mi è piaciuto per niente.
Pessimo messaggio per tutti.
Se Akiva non fosse stato bellissimo -issimo -issimo Madrigal gli avrebbe spaccato il turibolo sulla testa e se Madrigal non fosse stata anche lei una super figona con le gambe chilometriche Akiva l’avrebbe incenerita lì sul posto. Ma la bellezza, si sa, salva sempre.
Meh.
Ripeto: pessimo messaggio. Per il resto si, ottimo libro, ottima scrittura, appassionante e che mantiene alta l’attenzione del lettore.
E poi, devo confessarlo, il mio preferito è Sulphurus, se non fosse per il fatto che…
Nah, non ve lo dico. O farei spoiler.