a cura di Martina Villa, curatrice della Pagina FB Quando nevica scarlatto
Solo una parola: oddio.
Oddio, oddio, oddio, oddio oddio oddio oddioddiooddio…
Questo libro è troppo bello. Veloce. Adrenalinico. Ossessivo. Ricco d’azione. Di psicologia. Di strategia. Di sentimento. Di ambizione. Gloria.
Ma va bene, partiamo dal principio. Le premesse erano piuttosto buone e, anche se mi puzzava un po’ di “Hunger Games”, “Red Rising” è un libro che sa sfruttare tutto il potenziale di cui dispone.
È come un falò, che brucia ed arde maestoso e brutale. Affascina. Coinvolge. È uno di quei pochi libri che non ha semplicemente dei picchi durante la lettura, ma è un unico grande picco.
L’autore sa mantenere costantemente l’attenzione del lettore a mille, lo coinvolge, lo ammalia, lo calca a forza dentro la storia ed è davvero impossibile staccarsi da questo romanzo se non dopo averlo terminato.
La tensione rimane sempre altissima, durante tutto l’arco narrativo (cosa non facile da rendere in un libro di oltre quattrocento pagine!), senza momenti morti nella trama, no, tutto è un grande colpo di scena; non ci si può distrarre un secondo che BAM il colpo di scena è dietro l’angolo!
Un libro che si legge davvero tutto d’un fiato, macinando pagine su pagine senza riuscire a scollare gli occhi dalle pagine! E nonostante di pagine ne abbia ben 402, state tranquilli, lo leggerete in meno di tre giorni.
Ottima anche la gestione del linguaggio tagliente, a tratti crudo ed a tratti ironico.
Belle le strategie psicologiche più che basate sulla semplice forza bruta.
Bella l’introspezione di Darrow e la sua “trasformazione” in oro, un po’ inquietante, quasi macabra, ma, tutto sommato, credibile.
E, come dice Pierce Brown (che, passatemi il termine, è anche molto molto gnocco
😛), lo amerete questo “stramaledetto” libro ![]()