La sera in cui Giada si ammazza, la vita di Daria precipita in una sofferenza senza scampo, che lei nutre con devozione religiosa perché è tutto ciò che le resta della figlia.
Neanche il marito e il figlio riescono ad aiutarla: di fronte allo scandalo di questa perdita, ricominciare a vivere sarebbe un sacrilegio.
Daria si barrica dietro i ricordi: quando non riusciva ad avere figli e voleva un bambino a ogni costo, quando finalmente ha adottato Giada e il mondo “si è aggiustato”, quando credeva di essere una mamma perfetta e che l’amore curasse ogni ferita.
