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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Mr. Vertigo

 

Testi & foto di Mikychica.lettrice 

Ho creduto ad una bellissima favola, poteva rappresentare Il Peter Pan prima di diventare Famoso, invece è Walt il Bambino Prodigio. È un levitatore di quelli veri, non certo un ciarlatano.

Non crediate però che imparare a volare per lui sia stata una passeggiata; niente di più falso.
Dietro un tale prodigio tre anni di fatica, sudore, panico e talmente tanto terrore da far somigliare l’addestramento al volo a un indimenticabile soggiorno negli inferi.

Il tutto sotto la guida di Yehudi, un ebreo ungherese, sarcastico, cortese, appassionato di Spinoza, maestro di volo e di vita per il piccolo Walt.

Leggendo questo libro, crederete come me che Walt Rawley sia realmente esistito, che il bambino “più piccolo, più sozzo, abbia davvero raggiunto la fama levitando a qualche palmo e più da terra, che abbia poi sperimentato di nuovo la vita ” normale” e si sia rialzato sulle proprie gambe.

Tutto è tremendamente reale: è reale la terra con i suoi pericoli e le sue ombre, ed è reale l’aria minata di insidie e gravità. Ogni luce ha un’ombra, e a questa verità è impossibile sfuggire.

Lo stesso Auster ci dice che volare non è poi così difficile e si può cadere stando a mezz’aria, così come si può ruzzolare stando con i piedi per terra. In qualunque modo e in qualunque momento ci si ritrovi a terra, bisogna conservare la propria Dignità sempre, anche quando è il far della notte a sorprendere.

È così che Auster non mi ha deluso la sua storia scorre come un dialogo diretto tra il lettore e il protagonista. Da leggere!

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Questa voce è stata pubblicata il 29 dicembre 2018 da in L'angolo dei libri - le nostre recensioni con tag , , , , .