di M.C. Beaton
Astoria – Pagg. 219 – € 15,00
Trama: Devastata dal fallito matrimonio con James, Agatha davvero non sa più cosa fare. E, come spesso le succede, decide per il peggio. Segue James a Cipro, dove il marito mancato è andato per cercare di riprendersi dalla vergogna e dallo smacco subito.
Arrivata in albergo e non trovando James, Agatha si concede una gita in barca e lì conosce un gruppo mal assortito di turisti inglesi. “Tre, due uomini e una donna, erano tipici esponenti delle classi alte, con abiti costosi e voci raglianti.
Appartenevano a quello strato sociale che ha adottato tutti i modi peggiori dell’aristocrazia, e nessuno di quelli migliori.” In modo assolutamente incomprensibile, il gruppetto fa amicizia con un altro trio, due uomini e una donna, che sono l’esatto opposto.
Provenienti dalle classi popolari, si sono arricchiti durante gli anni della Thatcher, e potrebbero comprarsi in un boccone il trio che li guardava con tanto disprezzo. Agatha segue con un certo stupore l’evolversi dei rapporti tra questi personaggi così diversi tra loro e, non trovando James, li frequenta per un po’. Fino a quando una del gruppo non viene assassinata…
Letto da: Paolo
Opinione personale: Questo è il 6° libro che leggo della serie dedicata ad Agatha Raisin e confermo quanto detto in precedenza.
Conoscendo il personaggio, è stata una lettura piacevole e divertente, ma solo perchè conosco il personaggio, che in questo libro è oltremodo irritante e pertanto ribadisco di partire con il 1° libro della serie in modo da prendere le misura al personaggio ed ai suoi comportamenti.
Nello specifico, in questo libro i suoi comportamenti con James, che sicuramente ha diritto di essere arrabbiato, visto quanto successo in occasione del matrimonio (mancato), mostrano un’Agatha che si comporta come fosse in preda ad un’infatuazione da adolescente, salvo accantonare questa fissazione alla prima arrabbiature per poi ritornare sui suoi passi.
E’ un tira e molla estenuante che, peraltro, James non merita, vista la sua mancanza di empatia; vero che sopporta certi atteggiamenti di Agatha e talvolta li apprezza, ma vero anche che usa la fuga come soluzione, oltre ad avere atteggiamenti ambigui con altre donne, per poi essere geloso di Agatha alla quale peraltro non parla mai chiaro.
Forse per questo libro sarebbe sufficiente un Medio, tuttavia nella mia classifica personale gli assegno un Buono, perchè in ogni caso mi diverte.