di Emilio Martini
Corbaccio – Pagg. 260 – € 15,00 > lo vendo ad € 5,50 + spese spedizione
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Trama: Lungariva, Liguria, un nuvoloso pomeriggio di novembre: a bordo di una barca a vela viene trovato il cadavere di Sebastian Scettro, detto il Marinero: tre proiettili gli hanno spaccato il cuore. Appartenente a una facoltosa famiglia, il Marinero se n’era andato per mare nove anni prima su un piccolo sloop nordico, facendo perdere le sue tracce.
Chi, o che cosa, l’ha riportato a casa, concedendogli solo poche ore prima dell’incontro con la morte?
Di certo, come può constatare Gigi Berté, Sebastian non aveva lasciato un buon ricordo: con i fratelli i rapporti erano pessimi, frequentava pregiudicati e spacciatori, e aveva persino ricevuto una denuncia per stupro.
A quanto pare, solo l’anziana nonna non aveva mai smesso di volergli bene e di aspettare il suo ritorno. Un caso complicato per il commissario aspirante scrittore, che lo porta ad affrontare, con la bravura di sempre e con rinnovato sconcerto, l’uccisione di un uomo.
E se da una parte vorrebbe «fuggire» a Milano dove l’attende un’allettante offerta in questura, dall’altra la Marzia e la sua squadra a cui è sempre più affezionato lo tengono legato a questo strano paesino che da fuori sembra un’isola felice ma che, come ogni altro luogo, nasconde il seme del male.
Letto da: Paolo
Opinione personale: Avendo letto tutti i libri con il Commissario Bertè, che mi piace sia come investigatore che come persona, mi permetto di dargli un consiglio: resta a Lungariva.
Milano ha le sue attrattive, se ci sei nato, ed anche per la carriera è un bel trampolino, ma la serenità è altra cosa.
Anche questo librfo, come i precedenti, mi è piaciuto e nella mia classifica gli assegno un Buono; per quanto riguarda la storia in sè, non dico nulla, per non rovinare la lettura, però mostra una situazione credibile, dove soldi, dissidi familiari ed ossessioni amorose portano le persone a commettere errori se non crimini.
Come sempre include anche il rapporto di Bertè con la sua compagna, che è parte integrante della serenità conquistata a Lungariva, ed in ogni caso è piacevole leggere le indagini di un commissario che, per quanto burbero ed esplosivo, a tratti, non cade nel clichè del solito semi-alcolizzato, incapace di gestire i rapporti con i sottoposti e con le donne.
Si sarà capito? 😉 Lo consiglio…