La politica in generale non mi attira, anche se più d’una persona mi ha detto che “se ti candidi, ti voto”, ma è altrettanto certo che fare il Sindaco deve essere estremamente stressante.
Penso ad esempio a quelli che nel mio Comune si lamentano delle troppe multe dei vigili, dimenticandosi del fatto che se parcheggi come si deve, paghi l’assicurazione e non violi i limiti di velocità, di multe non ne prendi. 😉
C’è da aggiungere che se scrivo all’URP del mio comune di residenza, mi rispondono e si attivano per aiutare e risolvere; il Comune di Milano, invece, ti blocca su Twitter se fai troppe domande scomode…
“Una decina di capitoli che descrivono le vita quotidiana di un Sindaco Italiano alle prese con i suoi “leoni da tastiera”: si parla dei rifiuti, dei vigili che non ci sono mai (o ci sono troppo), di lavori pubblici e di manutenzioni, passando per le cacche dei cani, le campane rumorose, l’erba che cresce, le feste di piazza e le immancabili elezioni comunali…
Tutti quadri quotidiani dei quali cerco di offrire da un lato la prospettiva, con tagli divulgativo, di un amministratore pubblico, dall’altro la visione dei cittadini più “agguerriti” con la tastiera.
Ne emerge un forte contrasto tra la realtà e come i Cittadini spesso la vedono, ma anche una gran voglia di comunicare con il Comune e con il suo Sindaco al quale ogni cittadino si sente autorizzato a chiedere qualunque cosa: che scuola consigliare alla figlia, a che ora sono le messe oppure, appunto, se domani pioverà.
Una voglia di comunicare che accorcia le distanze tra il cittadino e la pubblica amministrazione aumentando la fiducia nella stessa.”
Scrive l’Autore: I molti messaggi zeppi di errori ortografici da terza elementare mi hanno spinto a donare parte del ricavato alle scuole elementari del mio paese e di ogni paese in cui il libro verrà venduto.