Di Gavino Zucca
Newton Compton – Pagg. 352 – € 9,90
Trama: Sassari, 1962. Mentre sta svolgendo i lavori di riparazione dell’impianto fognario di Villa Flora, un manovale rinviene un antico reperto di epoca nuragica.
Due giorni dopo, l’uomo scompare senza lasciare traccia e l’archeologo a cui intendeva vendere l’oggetto viene trovato morto a Pedra Manna, poco lontano da Sassari, in una domu de janas , una tomba preistorica.
Le indagini, condotte dal tenente Roversi, sembrano confermare la colpevolezza del manovale, ma quando anche quest’ultimo viene ucciso, l’impasse sembra insuperabile.
Qual è il movente dietro ai due omicidi?
Sarà un particolare legato al misterioso reperto a fornire a Roversi un nuovo, imprevedibile indizio per far luce sui delitti. Ma a questo punto il tenente dovrà confrontarsi con un assassino determinato e pronto a tutto.
Letto da: Paolo
Opinione personale: Questo è il 5° libro che ho letto della serie con il tenente Roversi ed anche in questo caso suggerisco di partire dal primo, in modo da conoscere al meglio il personaggio, arrivato in Sardegna a seguito di un trasferimento punitivo.
Fermo restando il piacere di lettura ed i personaggi ai quali sono affezionato, stavolta ho qualche perplessita’ sulla trama principale che ho trovato un po’ macchinosa.
I superiori di Roversi peccano di ottusita’, scegliendo la soluzione piu’ rapida anche se presenta della falle, tuttavia questa volta il Tenente ha azzardato parecchio nell’agire con prove inesistenti e tante supposizioni.
Ho invece gradito le storie marginali ovvero quella “prematrimoniale” e quella del bar.
Nella mia classifica personale gli ho dato un Medio e 3 stelle su Kobo.
Ed ora aspetto il prossimo…