Al 25 febbraio ho inviato al Comune di Milano la richiesta di esenzione della Tari per l’appartamento che ho ereditato da mio padre che attualmente è in vendita e quindi vuoto, senza mobili, e con l’utenza del Gas chiusa; visto che sarebbe difficile vendere una casa al buio (letteralmente) il contratto della Luce sono costretto a tenerlo attivo in modo da poter far vedere i locali ai visitatori portati dall’agente immobiliare.
Al 27 maggio (dopo soli 5 mesi) mi risponde il Comune per dire che non possono esentarmi dal pagamento perchè il contratto della luce è attivo; ho dimostrato con foto, come richiesto, che non ci sono i mobili e che il gas è chiuso da mesi, spiegando perché ho necessità di avere la luce, ma non basta.
A me sembra pretestuoso, ma che vuoi fare; posso solo tentare di chiedere la riduzione del 30% della tariffa.
Per chiedere la riduzione deve essere redatta un’istanza in carta libera, quindi perchè non mettere un facsimile sul sito come fanno altri Comuni?
Mica tutti sono avvezzi alla burocrazia e/o sanno come fare un’autocertificazione…
Aiutare gli utenti non è previsto, ma conferma due cose: che non siamo cittadini, ma sudditi e che il Comune di Milano è particolarmente ottuso.
Non ultimo subentra l’U.C.C.S. e la documentazione deve essere consegnata a mano o inviata con raccomandata A/R.
E la Pec, coglioni? Lo sapete che ha valore legale ovvero sostituisce la raccomandata cartacea?
Su Mastodon un lettore dice che “se devi consegnare gli sono originali è ovvio che devi andare di persona, altrimenti la PEC va benissimo” ma è un commento scaturito dalla logica che però non appartiene al Comune di Milano che infatti sul sito specifica che bisogna inviare/consegnare le copie.

Ovviamente io gli ho inviato una Pec con la documentazione richiesta.
(*) L’UCCS altro non è che l’Ufficio Complicazione Cose Semplici di cui ho parlato più volte.
A proposito di semplificazione:
Per il Comune di Milano l’obiettivo è complicare le cose semplici.
Anche per entrare al cimitero in auto, ti complicano la vita…