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Come difendersi dai contratti truffaldini di luce, gas e telefonia

Pubblico un interessante articolo che leggo su Il Portale dei Consumatori

Altri articoli pertinenti li trovi nella categoria Utenze – Per richiste di informazioni e chiarimenti fate riferimento alle associazioni dei consumatori; alcuni link li trovate nella categoria Cittadinanza attiva & Consumatori

Pratiche commerciali scorrette che, in un anno e mezzo di attività dello Sportello per il consumatore della stessa Aeeg, sono state l’oggetto di oltre 3.400 reclami. Nuove e più stringenti regole per prevenire pratiche abusive nel mercato dell’energia potrebbero essere votate a settembre dal Parlamento europeo.

Intanto, però, l’“odioso” fenomeno non conosce soste. Stretti tra il marketing aggressivo e vere e proprie azioni piratesche, migliaia di utenti si ritrovano da un giorno all’altro con un fornitore, di luce o di gas, diverso da quello abituale. La colpa? Forse quella di aver sottoscritto “un modulo”, spacciato magari come semplice lettura del contatore.

Succede pure che “qualificati incaricati” strappino una firma all’ignaro utente con la promessa di un non meglio specificato e quantificato risparmio in bolletta, violando così gli obblighi di informazione pre-contrattuale che ogni venditore deve rispettare. Quasi sempre i contratti prevedono il passaggio dal mercato vincolato, quello a maggior tutela regolato dalla Aeeg, a quello libero. Con condizioni contrattuali spesso peggiorative.

In questi giorni, comunque, si è aperto uno “spiraglio”: ovvero, il presidente dell’Authority, Guido Bortoni, ha infatti firmato un primo provvedimento per contrastare il fenomeno: “L’Autorità avvierà una ricognizione puntuale per acquisire ulteriori dati. Verranno inoltre convocate specifiche audizioni con tute le parti interessati per arrivare a soluzioni efficaci e il più possibile condivise con gli operatori, le associazioni del settore energetico e i consumatori”.

Le criticità più frequenti, ricorda l’Aeeg, riguardano i casi di contratti non effettivamente firmati dai clienti, la non veridicità della firma, il non rispetto delle norme sul diritto di ripensamento (10 giorni dalla sottoscrizione) e anche la diffusione di informazioni non veritiere da parte di operatori commerciali scorretti per ottenere il “sì” da parte del malcapitato.

Plaudono all’iniziativa le associazioni dei consumatori e anche la Federutility, l’associazione delle imprese italiane di servizi pubblici locali dei settori idrico e energetico.

“I comportamenti scorretti, come l’attivazione di contratti non richiesti, non danneggiano soltanto i clienti, ma l’intero settore dell’energia”, ha commentato Adolfo Spaziani, direttore generale di Federutility. “Molti operatori di energia e gas nostri associati hanno già avviato iniziative finalizzate a forme di autoregolamentazione”.

Succede anche che le firme sui contratti risultino palesemente false. Una fattispecie più volte denunciata dalle associazioni dei consumatori le quali, di fronte a casi di questo tipo, consigliano gli utenti di sporgere denuncia alle autorità di polizia.

A questo punto vale la pena raccontare la storia di un nostro lettore: “L’8 aprile scorso ricevo una comunicazione bizzarra: la Energit mi comunica che è il mio nuovo fornitore di elettricità. Contesto subito alla società che io non ho mai firmato nessun contratto con loro e ne chiedo l’annullamento”. Non ricevendo risposta, il lettore è tornato alla carica  “Chiedo di nuovo, attraverso raccomandata, l’annullamento del contratto e una copia dello stesso”.

Il 7 giugno scorso finalmente arriva la risposta della Energit: il reclamo è stato accolto, la nuova attivazione annullata, e alla missiva viene allegata anche la copia del fantomatico contratto. “La prima cosa che mi salta agli occhi – racconta il lettore – è che quella firma apposta sul documento non è la mia. E non capisco proprio come sia potuto succedere”.

Il mistero al momento resta fitto anche se al nostro lettore almeno una cosa è stata risparmiata: l’attivazione del servizio. In molti casi, infatti, anche quando l’utente contesta il passaggio al nuovo operatore, l’azienda comunque emette le normali bollette.

E  se pure il malcapitato riesce a rescindere il contratto, quanto deve pagare? Come si calcolano le bollette, sulle vecchie o sulle nuove condizioni contrattuali?

Quelle elencate sono tutte situazioni che, in assenza di tutele specifiche, non fanno altro che aumentare la diffidenza dei consumatori nei confronti della concorrenza e a danno di quegli operatori che, in buona fede, propongono soluzioni alternative al caro-energia.

Domande & Risposte

Se il venditore mi contatta per telefono o si presenta a casa mia, quali informazioni devo avere prima di firmare il contratto?

Il venditore, in base alle disposizioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, ha l’obbligo di fornire all’utente specifiche informazioni: dichiarare l’identità dell’impresa venditrice e fornire un suo recapito; specificare se il contatto è finalizzato alla presentazione di un’offerta contrattuale o alla conclusione di un contratto nel mercato libero; comunicare la durata, validità e condizioni dell’offerta; informare sul diritto di ripensamento e recesso e sulle modalità di gestione dei reclami.

Se sono interessato all’offerta quali documenti devo ricevere?

Nel “porta a porta” il fornitore sottopone al cliente un contratto che, se sottoscritto, è direttamente operativo. Se l’utente è contattato al telefono e accetta la proposta,  l’azienda deve inviargli entro 10 giorni il contratto cartaceo, la scheda di confronto prezzi (per l’energia elettrica) e la nota informativa dell’Autorità (per le offerte di gas). L’utente che, invece, è interessato soltanto a visionare  le condizioni contrattuali, può chiedere che gli venga inviata la proposta contrattuale che eventualmente firmerà.

Se trovo un’offerta su internet?

In questo caso, sul sito del venditore devono essere fornite tutte le informazioni relative all’offerta. Generalmente il fornitore richiede che il contratto “scaricato” dal  sito gli sia rinviato, firmato, per posta.

Se dopo aver concluso il contratto trovo un’offerta migliore, posso cambiare fornitore?

Il cliente può recedere dal contratto con un preavviso di un mese.

Se dopo l’adesione al mercato libero non sono soddisfatto del servizio, posso tornare al regime regolato?

Sì, si può recedere in ogni momento e senza spese dal fornitore di energia del mercato libero, per tornare al mercato regolato dall’Autorità per l’energia.

E se ci ripenso?

Il cliente che cambia idea dopo aver concluso il contratto in casa propria, al telefono o tramite internet, ha 10 giorni di tempo per comunicare in forma scritta il proprio ripensamento. Nei contratti a distanza (al telefono o su internet), i 10 giorni decorrono dalla data in cui il cliente riceve la copia scritta del contratto.

Quali informazioni devo avere prima di concludere un contratto proposto per telefono?

Le delibere Agcom prevedono che, all’inizio di ogni conversazione, l’operatore indichi nome e recapito della società per conto della quale ci contatta, il proprio nome e cognome e lo scopo del contatto telefonico. L’adempimento degli obblighi informativi può risultare dalla registrazione integrale della conversazione, previo consenso dell’interessato alla registrazione.

Quali documenti devo ricevere?

Se il cliente manifesta la volontà di concludere il contratto, l’accordo si conclude direttamente al telefono e l’operatore deve comunicare il numero identificativo della pratica. Normalmente gli operatori, dopo l’accordo telefonico, spediscono a casa il contratto chiedendo la restituzione di una copia firmata. Dato, però, che la firma non è obbligatoria, e che quindi gli operatori potrebbero non richiederla, l’Autorità per le comunicazioni ha preteso quantomeno la registrazione dell’accordo telefonico.

Che cosa faccio se mi attivano servizi non richiesti?

Premesso che l’operatore non può mai attivare servizi, anche solo supplementari, che l’utente non abbia espressamente chiesto (la mancata risposta a un’offerta non deve essere intesa come consenso alla fornitura), se è stata attivata una fornitura non richiesta ci si può opporre con qualsiasi mezzo (quindi, per esempio, tramite call center, posta elettronica, lettera o fax) e in ogni tempo, a prescindere dalla data in cui il servizio non richiesto è stato attivato e dai termini per esercitare il diritto di ripensamento.

L’operatore che ha disposto l’attivazione non richiesta, come stabilito dalla delibera 664/2006 dell’Autorità, non potrà pretendere dal cliente alcun pagamento e dovrà provvedere, a proprie spese, alla disattivazione e al ripristino della situazione precedente, “alle stesse condizioni tecniche e contrattuali pre-esistenti”.

Se ci ripenso?

Il cliente può esercitare il diritto di ripensamento, senza alcuna penalità e senza specificare il motivo, comunicando la sua volontà all’operatore con raccomandata a/r entro 10 giorni dal giorno dell’accordo o dal giorno in cui l’utente riceve tutta la documentazione completa. Il diritto di recesso comunque non è più esercitabile passati tre mesi dall’accordo.

Se voglio cambiare operatore?

L’utente può recedere dai contratti liberamente, in ogni tempo (con preavviso massimo di un mese) e con le sole eventuali spese giustificate dai costi affrontati dall’operatore.

Lettura integrale dell’articolo QUI

45 commenti su “Come difendersi dai contratti truffaldini di luce, gas e telefonia

  1. Debora
    25 febbraio 2016

    Buongiorno!

    Io ho avuto la stessa esperienza del signore su citato: feci un contratto telefonico con Eni, dopo mi arrivò un contratto cartaceo con Energit, azienda di cui non avevo mai neanche sentito parlare e che attestava di essere il mio nuovo fornitore.

    Nonostante io non avessi nè firmato nè reinviato il contratto all’azienda Energit è diventato comunque il mio fornitore di energia elettrica. È stato un incubo

  2. Pingback: Ieri a Mi Manda Rai 3 un lettore del Blog ha raccontato i problemi con Sorgenia | Paoblog

  3. paoblog
    26 dicembre 2013

    un ragionamento che non sta in piedi, sia perchè anche i fornitori abituali oggigiorno danno problemi, sia perchè in determinate condizioni il cambiamento può portare ad un risparmio considerevole. A me risparmiare 200 € in un anno, alle stesse condizioni, per la Rc Auto non da fastidio…

  4. uteste
    25 dicembre 2013

    …Con tutto il rispetto: chi se ne frega del perche’. L’unica cosa da fare in Italia, a meno di non avere dei veri e propri problemi di costi davvero esagerati e’ di non cambiare mai fornitore.

  5. paoblog
    7 dicembre 2013

    Per quest’anno è tardi, ma so per certo che nel 2014 si riparlerà di Eni, per cui giro il nominativo all’amica Barbara.

    Circa quanto raccontato, ritengo possa essere interessante guardare questa pungtata della trasmissione dove hanno affrontato queste tematiche: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-861dadae-806d-48dc-8ceb-09778678249d.html#p=

    se non lo ha già letto, questo post parla proprio dei contratti truffaldini di Luce & gas: https://paoblog.net/2011/08/11/utenze-consumatori-diritti/

  6. Isabella
    7 dicembre 2013

    Mi chiamo Isabella, non so se sia troppo tardi ma do la mia disponibilità al contatto con la giornalista di Rai3.

    Ecco quanto accaduto:

    Da molti anni ci serviamo con Eni per il gas, utilizzandolo esclusivamente per il riscaldamento. Negli anni, da sempre, chiamiamo il call center in maggio/giugno per effettuare il blocco fatturazione, che ha effetto fino a ottobre/novembre, cioè quando noi richiamiamo per togliere il blocco .

    Quest’anno, 2013, abbiamo chiamato verso giugno con la solita richiesta ma a inizio settembre ci è stato chiuso il contratto di fornitura e a nostra insaputa è stato posto un sigillo al contatore gas. Abbiamo varie volte parlato con gli operatori spiegando la situazione, inviato fax spiegando di non avere mai richiesto una chiusura del contratto, tutti ci hanno dato ragione ma avendo qualcuno inserito richiesta di cessazione abbiamo dovuto pagare per la riattivazione sempre con Eni.

    Noi non abbiamo mai chiesto la cessazione e l’errore è stato fatto da un loro dipendente, e loro lo sanno, però ho dovuto pagare quasi 150 euro a causa loro.

    Cosa posso fare per farmi restituire il maltolto?

  7. Guglielmo
    15 novembre 2013

    sì sono io. Dopo un mese l’ho richiamati ed è risultato che non risultava nessuna mia richiesta. A settembre mi avevano fatto fare anche la registrazione vocale di conferma. In definitiva ho dovuto rifare tutto … lascerò passare un po’ di tempo e li richiamerò per sapere a che punto stanno. Quanta pazienza che “ce vò!”

  8. Paoblog
    14 novembre 2013

    Contratti gas mai sottoscritti, conguagli pluriennali con importi folli, ed altre situazioni, tutte con la società GdF Suez

    guarda: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-861dadae-806d-48dc-8ceb-09778678249d.html#p=

  9. Paoblog
    14 novembre 2013

    Ho letto sul numero di Altroconsumo la lamentela di un utente Sorgenia a nome Guglielmo D’E…. ritengo sia tu 😉

  10. Anna Maria
    23 ottobre 2013

    Dimenticavo che si parla dell’Eni Gas

  11. Anna Maria
    23 ottobre 2013

    Ciao Paolo sono Anna Maria ,ti do l’ok per essere contattata e poter esprimere tutto il disgusto nei confronti di una societa’ che fa veramente acqua ……mi hanno contattata il primo ottobre dicendo che si era sbloccata la mia situazione e cercando di dare colpa a me ,ho risposto pan per focaccia ho dato la lettura del contatore ,e sono qui che aspetto la fattura a novembre sono due anni che patisco il fatto di non volere rientrare con il mercato libero ,quindi voi che leggete diffidate diffidate diffidate !!!!!!!!!!!

  12. paoblog
    23 ottobre 2013

    io le giro il tuo nome, senza impegno, poi valuterete insieme se dare corso alla cosa o meno

  13. Guglielmo
    23 ottobre 2013

    il 27 settembre ho fatto richiesta formale ad ENI di rientro avendo deciso di abbandonare ACEA mercato libero Gas, viste le disavventure con ACEA Energia mercato libero elettricità. Ad oggi non ho ancora avuto nessun riscontro scritto!
    Guglielmo

  14. Paoblog
    23 ottobre 2013

    Avviso per tutti gli utenti di Eni gas con problemi.

    Una giornalista che conosco di Rai 3 mi ha chiesto la vs. disponibità per un contatto in merito ad un’inchiesta in corso.

    Chi fosse disponibile è pregato di autorizzarmi (via mail oppure scrivendo qui) a girare l’indirizzo mail.

    Grazie

  15. Guglielmo
    15 ottobre 2013

    Al momento per la mia controversia è già attiva la procedura di Conciliazione tra SORGENIA ed ALTROCONSUMO (settore giuridico).

    Ho inviato loro la DOMANDA di CONCILIAZIONE compilata e sottoscritta ed ho inviato tutta la documentazione necessaria, compreso il mio Stato di Famiglia (a dimostrazione che, contrariamente a quanto affermato dal mio “doppiatore” telefonico, non ho una FIGLIA).

    All’invito, tentativo di Sorgenia, tramite questo Blog, di intraprendere un contatto con me, non ho dato seguito perché mi è stato detto che poteva essere d’intralcio alla procedura di Conciliazione.

    Intanto ho contattato ACEA per riaffidare a loro la mia fornitura elettrica. Mi è stato risposto che devo compilare un’apposita domanda scritta e che la fornitura potrà essere riattivata dopo 2 mesi a seguito di pagamento di 30 €. Ma non ero già loro cliente prima del sopruso-truffa? Mah!

    Comunque vi terrò informati sugli sviluppi, spero risoluzione, di questa assurda controversia.

    Paolo, sempre GRAZIE! per l’attivo interessamento dimostrato.

    Guglielmo

  16. Paoblog
    14 ottobre 2013

    Gugliemo avrei bisogno di sapere se Sorgenia, dopo il messaggio lasciato sul Blog, alle parole abbia fatto seguire i fatti o meno…

    Grazie

  17. paoblog
    30 settembre 2013

    Non è proprio così ovvero Eni (ad esempio) non tiene conto delle autoletture, sennò non si spiegherebbe nè la sovrafatturazione nè la sottofatturazione di cui sono stato vittima ed infatti sulle bollette nonostante citassero l’autolettura, continuavano a fatturare come gli pareva.

    In seconda battuta è vero che se chi ti fornisce l’energia non è lo stesso che gestisce la rete deve attendere la comunicazione dei dati, ma è anche vero che i distributori sono colpevolmente in ritardo nel fornire i dati di consumo, cosa questa ancor più grave (per la luce) essendoci per l’appunto il contatore elettronico.

    Ed infatti L’Antitrust è già intervenuta sulla questione nel 2010 concludendo un’istruttoria avviata a seguito di una segnalazione di Sorgenia (che è appunto un venditore). L’Autorità, nel provvedimento con cui ha accettato gli impegni di A2A (uno dei distributori di Sorgenia, che cambiano a seconda del territorio), spiegava: “Il distributore di energia elettrica e gas è il fulcro dei rapporti contrattuali che assicurano l’esecuzione della fornitura di energia elettrica e gas ai clienti finali e ha, quindi, la responsabilità di gestire i cambi di fornitore, le nuove attivazioni e le cessazioni. Inoltre, in quanto responsabile del servizio di misura, svolge una funzione essenziale ai fini di un corretto rapporto tra venditore e cliente finale, nonché ai fini dell’individuazione degli eventuali sbilanciamenti in prelievo che abbiano richiesto interventi correttivi da parte del gestore della rete di trasporto. Infine, (…) i clienti finali hanno come unica interfaccia sistemica il venditore”.

    In altre parole, il venditore “ci mette la faccia” ma il suo lavoro dipende da un altro che resta nelle retrovie. E l’ostruzionismo del distributore è un comportamento scorretto che di fatto ostacola l’affermazione del libero mercato: i consumatori non sanno quali sono effettivamente i loro consumi e non sono in grado di valutare le offerte commerciali di altri venditori. La questione è tutta lì.

    Sorgenia è stato uno dei primi operatori non integrati a sollevare la questione circa l’incompletezza della regolamentazione di settore. “Sarebbe sufficiente, così come i venditori hanno degli obblighi verso i consumatori finali sulla qualità del servizio, che anche i distributori, sempre nell’interesse dei consumatori finali, fossero obbligati a fornire ogni mese i dati reali a consumo di tutti i contatori che sono nella titolarità di una società di vendita affinché questa possa, a sua volta, conteggiare correttamente i consumi in bolletta”, spiega il direttore generale di Sorgenia, Riccardo Bani aggiungendo che “i consumatori che hanno pagato in questi anni i nuovi contatori che consentono di verificare i consumi con una qualità elevata, devono godere, attraverso l’impegno della società di distribuzione, di una fattura corretta”.

    “Ancora oggi a più di 12 anni dall’avvio della liberalizzazione i distributori non hanno alcun obbligo di fornire alle aziende di vendita letture a consuntivo né tantomeno indennizzi o penalità in caso di errori. Auspichiamo un intervento di Aeeg”, conclude Bani.

  18. Guglielmo
    30 settembre 2013

    il problema di fondo è che se la Società che ci fattura i consumi è gestore della rete (elettricità o gas) con i nuovi contatori è in grado automaticamente o quasi di acquisire la lettura. In caso diverso (esempio: ENI che fattura elettricità senza gestirne la rete) non è in condizioni di rilevare direttamente le letture … o gliele manda l’utente o va avanti a stima, anche perché per loro è un costo incisivo mandare in giro personale per rilevare i dati di consumo direttamente dal contatore!
    Così mi è stato spiegato e ne sono convinto!

  19. paoblog
    30 settembre 2013

    non so se hai visto la puntata di Mi Manda Rai 3 sui contatori elettronici (la consiglio) … al solito hanno ragione i gestori che se la suonano e se la cantano come gli pare…

    com’è possibile poi che a “loro” risultino sempre cose diverse dai fatti reali, raccontati e vissuti dai consumatori?

    notevole poi la palla che per i contatori telegestiti vi siano letture reali con copertura al 99%… ed infatti … mia madre ha ricevuto l’altro giorno la fattura Eni luce con consumi stimati ed ultima lettura nel giugno 2012 … 😉 ed io in azienda il conguaglio dei consumi di luglio-settembre 2012, tra l’altro in negativo in quanto sovrastimati… e meno male che c’è il contatore elettronico….

    in sintesi, continuo a leggere tante parole e promesse, ma i fatti?

    lo testimonia la tua vicenda e quella delle lettrice, simili situazioni si leggono da anni, come dicevo, e siamo sempre punto e a capo. dal mio punto di vista oltre alle multe ci vorrebbe un’ammonizione da parte dell’Autorità. 6 mesi di tempo per sistemare tutte le pendenze, dopodichè sospensione della possibilità di operare sul mercato ed i clienti autorizzati a passare ad altro gestore senza spese o intoppi. poi ne riparliamo…

    com’è che ai commercianti possono revocare la licenza ed a questi no?

  20. Guglielmo
    30 settembre 2013

    quanto riportato qui sopra si potrebbe definire come un atto di circuizione … ma quello successo a me (che ancora non si riesce a risolvere) è proprio un atto di pirateria, di taroccamento, di truffa.
    Io non li ho mai visti, non hanno mai bussato, citofonato alla mia porta, né telefonato! :-((((

  21. Paoblog
    29 settembre 2013

    Mi ha scritto una lettrice raccontandomi che:

    “Oggi 27/09/2013 a casa si è presentato un ragazzo che lavora per Sorgenia dicendomi che voleva vedere le bollette dell’elettricità ecc, io sono straniera e ho 19 anni, noi abbiamo Enel, ma il contratto è di mia madre, non so se mi sono spiegata bene.

    Lui ha preso le bollette e si è messo seduto e ha cominciato a compilare i miei dati sul contratto, mi ha chiesto codice fiscale e carta d’identità, e aveva il tablet e ha fatto la foto dei miei documenti, delle bollette.

    L’unica cosa è che ho firmato e dopo aver dato il mio numero di cellulare, mi dice che mi chiamerà il call center dove dovevo dire di si e fornire i dati di mia madre, ma dice che deve essere presente mentre parlo con il call center e mi ha detto anche di mettere in vivavoce ma la chiamata non arrivava.

    Ho avuta la scusa che dovevo andare via e lui diceva che ritornava dopo. Ho letto che ho 10 giorni per disdire, ma io non ho capito bene come si fa e ho letto molti commenti che a volte non ti fanno disdire.

    La mia domanda è una volta firmato anche senza dare SI al call center, il contratto è già iniziato? e se io faccio la disdetta, non è che dopo me lo fa lui il contratto dato che ha i miei dati?”

    Visto quanto ho letto, credo che Sorgenia, come molti altri, dovrebbe rivedere una volta per tutte le modalità di vendita “porta a porta”.

    Sono anni che leggiamo le stesse vicende, le stesse rassicurazioni e promesse, e non cambia mai nulla.

    E’ ORA di cambiare!

  22. Guglielmo
    21 settembre 2013

    Grazie Paolo!
    Più tardi li ri-ri-rinformerò (alle quasi ore 13 sono un po’stanco e devo anche pensare di prepararmi da mangiare visto che sono in questi giorni solo) ho bisogno di ricaricarmi nell’umore anche per poter essere chiaro, preciso, determinato … ma non aggressivo!

  23. paoblog
    20 settembre 2013

    grazie a voi per l’attenzione e la disponibilità che spero possano portare ad una rapida soluzione positiva per Guglielmo

  24. Sorgenia
    20 settembre 2013

    Buongiorno Guglielmo, buongiorno Paolo,

    come precisato in altre occasioni, collaboriamo noi per primi con varie associazioni dei consumatori per tutelare e tutelarci da pratiche scorrette e siamo disponibili a comprendere quanto accaduto per trovare una soluzione.

    Segnaliamo il seguente link, dove il Sig. Guglielmo potrà tutti i riferimenti per poterci contattare direttamente al fine di verificare la sua situazione e risolvere nel più breve tempo possibile: http://www.sorgeniaecopensiero.it/sorgenia-risponde/

    Grazie molte,
    Servizio Clienti

  25. Paoblog
    20 settembre 2013

    suggerisco di guardare la puntata di Mi manda Rai 3 di martedì, ricordate che ora la fanno al mattino… non riguarda le nostre vicende specifiche, tuttavia sempre di luce si tratta… non posso dire di più, in quanto quello che so, mi è stato detto in via confidenziale … 😉

  26. paoblog
    20 settembre 2013

    ti faccio avere via mail un Pdf che potrebbe interessarti … se riesco te lo mando già oggi

  27. paoblog
    20 settembre 2013

    se non ci aiutiamo fra di noi… 😉

  28. Guglielmo
    20 settembre 2013

    Grazie per il contatto attivato con Mi Manda RAI3!

  29. Guglielmo
    20 settembre 2013

    già fatto quando ho aderito ad Altroconsumo con abbonamento. Grazie!

  30. paoblog
    20 settembre 2013

    ti consiglierei di aderire (tanto è senza impegno) a questa cosa: http://www.altroconsumo.it/casa-energia/elettricita-e-gas/news/risparmiare-su-luce-e-gas-si-puo-partecipa-al-gruppo-dacquisto

    hai tempo fino al 19 ottobre

  31. paoblog
    20 settembre 2013

    bè alla mail della trasmissione arriveranno sicuramente moltissime segnalazioni, per cui…

    nel mio caso si tratta di un contatto da persona a persona, il che facilita molto.

    questa mattina le ho segnalato la tua situazione e nel caso abbia interesse ad approfondire, vi metto in contatto via mail..

  32. Guglielmo
    20 settembre 2013

    Purtroppo mi è saltata per difficoltà del server la risposta ad Anna Maria e che avevo già scritto ed inviata. La riscriverò.
    Ti faccio inoltre sapere che in data 24 agosto ho già inviato una mail a mimandaraitre@rai.it l’informativa abbastanza dettagliata sulla diatriba tra me e Sorgenia.
    Se pensi che ci sia un canale migliore per comunicare con loro e me lo fai sapere te ne sono grato

  33. Guglielmo
    20 settembre 2013

    io questo problema l’ho avuto con ACEA Energia mercato libero, dove ero registrato per la fornitura elettrica (quella dov’è subentrata con truffa, a mia insaputa, Sorgenia) e per il gas.

    All’inizio avevo dato (scritto da me) il mio codice IBAN ma non so perché loro non l’avevano registrato per cui mi arrivavano fatture, per me inspiegabilmente da pagare direttamente con il bollettino. Di questa inadempienza da parte loro me ne sono accorto solo quando mi è arrivato il sollecito di pagamento.

    Ho subito provveduto e sono corso in Banca per registrare la opportuna domiciliazione bancaria delle loro fatture. Mi hanno chiesto (e l’ho fatto) anche un fax con copia della domiciliazione effettuata con allegata copia della mia Carta d’identità.

    Nello stesso tempo alcune fatture di fine 2011 non mi erano nemmeno arrivate. Quanto appena detto ritengo che sia stata anche la base per consentire di acquisire ed allegare al contratto falso (autocostruito a marzo 2013) da parte dei truffatori di Sorgenia, una copia della fattura ACEA di fine 2011 e … la copia della mia Carta di Identità!

    Poi non parliamo della fornitura del gas sempre con Acea mercato libero. Mi arrivano, molto saltuariamente le fatture calcolate anche a stima e malgrado che io mi prodighi a trasmettere loro la mia lettura del contatore. Era tutt’altra cosa prima con Italgas!

    Dopo aver letto le tue disavventure mi sento un po’ disorientato. Che faccio? … cado dalla padella alla brace?

    Mah! 😦

  34. paoblog
    20 settembre 2013

    in merito a questa vicenda, io sono in contatto con una giornalista di Mi manda rai 3 che è sempre interessata a problemi con fornitori di luce/gas.

    se mi autorizza, le giro la sua mail in modo che possa raccontarle al meglio il tutto.

    Visto che un lettore del Blog è già andato in trasmissione, lo scorso anno, metti mai… 😉

  35. Anna Maria
    20 settembre 2013

    Eccola qui la determinata :-),premetto che con Acea per poter rientrare nel mercato tutelato ho faticato non poco e solo dopo l’intervento dell’Autorita’, dall’inizio dell’anno arrivano le fatture ma bada bene non a casa, devo fare un lavoro machiavellico per entrare in possesso della mia fattura ovvero: mi sono registrata due mesi fa al sito dell’Acea leggo la mia fattura che ovviamente e’ in data di scadenza ma a me non arriva, chiamo Acea e mi faccio spedire all’indirizzo di posta elettronica la fattura che poi vado a pagare potrei stare qui a spiegarti i dettagli di questa ennesima presa in giro, naturalmente ho smosso mari e monti ma non si riesce a capire (!!!!!!!!) neanche a monte come mai non mi arrivino le fatture; nota bene che le ultime due sono arrivate con raccomandata con preavviso di distacco e sempre per una colpa non mia, ma a ai gestori in questione cosa gli frega??????????

    Pensaci bene, informati bene e in bocca al lupo

  36. paoblog
    19 settembre 2013

    ho una lettrice che ha dei problemi con Acea… se la rintraccio al volo le dico di farsi “sentire” su questo post in modo da potervi aggiornare in merito

  37. Guglielmo
    19 settembre 2013

    mi sono rivolta ad ALTROCONSUMO che mi ha parlato di possibilità di conciliazione. Aspetto loro risposta operativa più specifica. Intanto penso di andare da ACEA mercato tutelato ed attivare con loro il rapporto di fornitura così potrò anche togliermi da mezzo i piedi questa inqualificabile struttura di SORGENIA.
    Appena avrò novità ve la farò conoscere.
    Per ora GRAZIE e accolga i miei migliori saluti.
    Guglielmo

  38. paoblog
    18 settembre 2013

    Ed allora le ho già risposto prima. Chieda un parere ad un’associazione di consumatori, e valuti la conciliazione. Dalla Giustizia ordinaria non si aspetti granchè, i tempi sono troppo lunghi, la consideri come l’ultima possibilità.

  39. Guglielmo
    18 settembre 2013

    Mi sono opposto alla loro (Sorgenia) indebita attivazione di fornitura elettrica con due e-mail e con diverse chiamate al loro call center ma loro hanno rigettato il tutto asserendo di essere in possesso del contratto sottoscritto (risultato falso anche nell’indicazione di un numero di cellulare da dedicare alla conferma vocale, per assolutamente sconosciuto) e della registrazione vocale di conferma (chiaramente taroccata) fatta ad un altro numero di cellulare anch’esso sconosciuto. Ho anche inviato loro copia (così come indicatomi dal maresciallo) della denuncia presentata ai CC.
    Finora l’unica cosa che si è smossa è stata la loro prima fattura bimestrale che ho dovuto pagare per non correre il rischio che vi venisse anche fatto il distacco dell’erogazione!
    E allora????
    Devo ricorrere per forza alla Autorità Giudiziaria Ordinaria??

  40. paoblog
    18 settembre 2013

    Tengo a precisare che questo è un Blog personale e non è collegato a nessuna associazione o altro; diciamo che cerco di fare del mio meglio per informare ed aiutare i consumatori, facendo riferimento anche ad esperienze personali.

    Se vuole, e nel caso mi serve un’autorizzazione specifica via mail (Vedi alla voce Contatti), posso dare maggiore risalto alla sua vicenda pubblicando il tutto in un post dedicato impostato sulla forma: “Ricevo da un lettore e pubblico”. Va da sè che si assumerà la responsabilità di quanto scrive.

    C’è anche da dire che la vicenda seppur paradossale è simile d altre di cui ho letto. Solo pochi giorni fa leggevo di una situazione simile, con un’utenza aperta rubando l’identità al consumatore e nonostante l’Enel avesse richeisto tutta la documentazione a supporto che attestava la cosa, di fatto non provvedeva a stornare le fatture ed a risolvere la faccenda. Solo l’intervento dei legali di un’associazione permetteva di mettere la parola Fine, il che prova in ogni caso il colpevole disinteresse della società.

    Considerando che ha già fatto una denuncia ai CC, credo che la cosa migliore sia procedere alla conciliazione.

    Se interessa: La Casa del Consumatore invita tutti coloro che subiscano pratiche commerciali scorrette a segnalarle all’associazione. Qui è possibile individuare la sede più vicina con i rispettivi recapiti.

    In occasione di una denuncia per truffa presentata tempo fa devo dire che ho trovato un grosso supporto nel Maresciallo dei Carabinieri, prodigo di informazioni e consigli.

    Mi pare in ogni caso che lei si sia mosso tempestivamente, tuttavia se può servire a raccogliere qualche informazione in più, le segnalo questi post:

    Contratti Luce & Gas: Diritti a viva voce

    Che cosa faccio se mi attivano servizi non richiesti? Premesso che l’operatore non può mai attivare servizi, anche solo supplementari, che l’utente non abbia espressamente chiesto (la mancata risposta a un’offerta non deve essere intesa come consenso alla fornitura), se è stata attivata una fornitura non richiesta ci si può opporre con qualsiasi mezzo (quindi, per esempio, tramite call center, posta elettronica, lettera o fax) e in ogni tempo, a prescindere dalla data in cui il servizio non richiesto è stato attivato e dai termini per esercitare il diritto di ripensamento. L’operatore che ha disposto l’attivazione non richiesta, come stabilito dalla delibera 664/2006 dell’Autorità, non potrà pretendere dal cliente alcun pagamento e dovrà provvedere, a proprie spese, alla disattivazione e al ripristino della situazione precedente, “alle stesse condizioni tecniche e contrattuali pre-esistenti”. – Fonte: https://paoblog.net/2011/08/11/utenze-consumatori-diritti/

  41. Guglielmo
    17 settembre 2013

    Il 16 luglio 2013 ho ricevuto una lettera da Sorgenia S.p.A. che mi comunicava che, a seguito di mia adesione , dal 1 luglio 2013 sarebbe partita (“era partita”) la loro fornitura di energia elettrica.

    Io non avevo mai avuto, in precedenza, contatti di nessun tipo con detta società, né, tanto meno, avevo mai visto e firmato un contratto.

    Alla mia decisa opposizione tramite e-mail di “Disconoscimento di contratto” hanno risposto che erano in possesso di un contratto da me firmato e della registrazione vocale di consenso e che quindi non c’era nulla da fare a meno che io non attivassi la rescissione di contratto. Quindi ho chiesto copia di quella documentazione che è risultata falsa nelle firme (non mie), grossolanamente inesatta e nell’indirizzo e nei dati base anagrafici (luogo di nascita > la provincia invece del comune giusto), riporta un numero di cellulare per contattarmi mai avuto in uso.

    Nella registrazione telefonica (dove compare un altro numero a me sconosciuto) la voce risulta essere chiaramente non mia e ad un certo punto nel dettare il numero IBAN per la domiciliazione bancaria risulta errato ed io (lui) dico: .
    Mai avuta una figlia!!

    Intanto ho presentato denuncia ai Carabinieri per truffa e trasmessa apposita denuncia informativa dettagliata alla Autority per l’Energia.

    Il risultato è che a tutt’oggi:
    – ho ricevuto e dovuto pagare una loro prima bolletta;
    – l’Autority mi ha comunicato che loro non possono accertare l’esattezza della truffa e che posso ricorrere alla “conciliazione” tramite loro o associazione dei consumatori.

    In tutto questo, loro (la Sorgenia) hanno anche, fra l’altro, ignorato che io ho un impianto fotovoltaico in piena attività produttiva e con Scambio sul Posto con ACEA Energia.

    Va precisato che nel periodo dal 1 luglio a tutt’oggi (17 sett.) risulta aver prodotto 935,90 Kw !!

    Chi me li ripaga?

    Che cosa posso e devo fare?

    Devo ricorrere alla Autorità Giudiziaria Ordinaria?

  42. indelebile
    10 febbraio 2013

    Avrei bisogno di parlare in privato con qualcuno che mi sappia rispondere ad una cosa riguardante una di queste agenzie sulla quale l’Enel si appoggia.. è possibile?

  43. Paoblog
    19 luglio 2012

    Leggi questa inchiesta sui contratti truffaldini “porta a porta”: http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/07/13/news

  44. Pingback: I truffatori di gas e luce « Paoblog

  45. Pingback: I venditori porta a porta (in questo caso dell’Enel) « Paoblog

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