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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Quando l’inciviltà dei singoli si somma, genera caos (e pericolo)

Venerdì mattina dovevo svoltare in un incrocio, regolato da semaforo, in Viale Monza (Milano), avevo il verde ed inizio la svolta, quando ho dovuto fermarmi quasi subito a causa di un ingorgo creato da un’automobilista che stava facendo la “manovra impossibile”, soprattutto se si è degli incapaci.

Di fatto sia io che le altre macchine che ci precedevano, oltre a quelle che sopraggiungevano di fronte, ci siamo fermati, in attesa che il furbetto di turno finisse la manovra; improvvisamente tutti i pedoni in attesa sul marciapiede, ignorando il rosso ed il fatto che il passaggio pedonale fosse impegnato dalle auto in attesa di completare la svolta, decidevano di attraversare, naturalmente nel modo più caotico possibile, passando davanti,dietro, a  zigzag fra le auto, creando ulteriore caos quando noi avremmo potuto completare la manovra.

Di fatto nonostante avessi il verde ho dovuto aspettare che il flusso di pedoni terminasse prima di riuscire a passare, trovandomi a cavallo del rosso.

Un episodio come tanti, non è importante dove e quando sia successo, ciò che mi ha colpito questa volta è che tutti i pedoni abbiamo preso la medesima decisione, che fossero studenti, la donna con borse, il pensionato, l’immigrato, il manager in giacca e cravatta, tutti indistintamente hanno ignorato il rosso, il fatto che avrebbero creato ancor più caos ed anche la potenziale situazione di pericolo nel caso, ad esempio, fosse arrivato da dietro un’auto che doveva svoltare a sinistra, visto che da quella parte l’incrocio era libero ed ovviamente avendo il verde, complice il fatto che non ci fosse molta luce, avrebbe anche potuto trovarsi di fronte parecchi pedoni quando non di dovevano essere.

L’ignoranza e l’inciviltà dei singoli, l’anarchia in pratica, genera solo un caos generale, del quale tutti si lamentano, salvo poi essere i primi a generarlo; purtroppo sembra che stia generalizzando, ma francamente essendo un pendolare, percorrendo ogni giorno le stesse strade ed incrociando sempre le stesse auto, pedoni, ciclisti, ecc., (sembra strano, ma nonostante il percorso di 31 km. si incrociano realmente le stesse persone, nello stesso posto) mi accorgo che chi è “scorretto” una volta, in realtà lo è sempre e che spesso si prende esempio da questi comportamenti ovvero si imita sempre il peggio invece che cercare di limitarlo.

Nei giorni scorsi, scrivendo ad alcuni amici di quel guidatore di Audi R8 che era finito in un canale di campagna causa alta velocità, ovviamente ho espresso una critica in merito e mi sono sentito dire che “sei inflessibile, uno non può andare a 130 kmh che subito gli si da addosso”.

Se ti esprimi a favore della tolleranza zero verso chi guida ubriaco, diventi un forcaiolo, se chiedi il rispetto del codice della strada e delle regole, sei equiparato ad un nazista (vedi i Post di “bigtoyota” sul Blog del Direttore di Quattroruote) e via così.

Trovo che si sia perso veramente il senso della misura.